2020 - 2021

Xanadu - Archivio

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La masseria delle allodole

Antonia Arslan

Rizzoli, 2015


VIOLENZA PERSECUZIONE Genocidio;
...

La storia inizia narrando le vicende della famiglia della piccola Antonia e di quelle terre tanto feconde quanto lontane, L’Anatolia. La masseria delle allodole, ovvero una bellissima tenuta di campagna, è il luogo dove fervono i preparativi riservati all’accoglienza di Yerwant, il fratello maggiore di Antonia, che è stato lontano per studiare.

Tuttavia i tempi non sono dei migliori, la Grande Guerra è al suo esordio, l’Italia chiude le frontiere e il partito dei Giovani Turchi insegue il mito di una Grande Turchia in cui non c’è spazio per le minoranze etniche. Di conseguenza tutto precipita: Yerwant non può raggiungere la masseria e la famiglia, gli uomini armeni vengono fucilati e trucidati, le donne ed i bambini ammassati in carovane e costretti ad una lunga ed estenuante marcia verso lontani campi di prigionia.  

Qualcosa sull'autore

Antonia Arslan è una scrittrice e saggista italiana di origine armena nata a Padova nel 1938.
Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole, che ha vinto molti premi, come il Premio Stresa di narrativa e il premio Campiello.
Altri titoli dell'autrice sono La strada di Smirne del 2009, Il rumore delle perle di legno del 2015 e Lettera a una ragazza in Turchia del 2016.

Rilanci

Aline Ohanesian, Racconti dei fiori di gelso, 2016.
VittorioTaviani, La masseria delle allodole, 2007 (film)

Perché lo consigli

Penso che libri come quello di Antonia Arslan vadano letti non solo perché belli ma anche perché riportano al centro della questione il tema della memoria. In un periodo storico come quello attuale, dove assistiamo continuamente a episodi xenofobi e razzisti, a distinzioni su base puramente geografica, a episodi violenti contro ogni tipo di minoranza credo che ricordare gli errori del passato sia fondamentale.
Il libro può essere letto da tutti, il lessico non è complicato e lo stile è semplice ed immediato.

proposta di Mattia Groblechner, Liceo Rosmini (Rovereto)