Non c’è sofferenza più grande né tormento più atroce del non sapere: è come una tortura senza fine
Rachel, tutte le mattine, quando il suo treno si ferma allo stop, guarda dal finestrino una coppia sul balcone della loro casa; lei li ha chiamati Jess e Jason e si è immaginata la loro vita. I due giovani abitano nella stessa via dell’ex marito di Rachel, Tom, il quale convive con la sua nuova moglie Anna e la loro bambina. Il loro matrimonio tra Rachel e Tom sembra terminato a causa dell’alcolismo della donna.
Una mattina come tutte le altre, mentre Rachel aspetta di vedere dal finestrino i due giovani, scorge qualcosa di diverso, Jess sta baciando un altra persona. Qualche giorno dopo si scopre dai notiziari che Jess in realtà si chiama Megan ed è scomparsa senza lasciare alcuna traccia. Rachel si rende conto di aver visto la donna la stessa sera in cui è scomparsa, ma ha solo dei ricordi vaghi annebbiati dall’alcool. Rachel sa anche che deve fare qualcosa e comincia ad indagare. Grazie all’aiuto di uno psicologo Rachel ripensa al suo matrimonio e si rende conto che i racconti del marito riguardanti le sue serate da ubriaca non coincidono con i suoi pochi ricordi. Soptattutto si rende conto che il marito la faceva sentire in colpa per azioni che lei non ricorda di aver commesso. La storia viene raccontata dai tre punti di vista delle donne protagoniste: Rachel, Megan e Anna, le quali hanno in comune un forte legame con Tom. Un uomo che gradualmente si scopre essere altro da quello che vuol fare credere.