Starr è una ragazza sedicenne di origini afroamericane che vive tra due mondi: abita nel quartiere di Garden Heights, un quartiere di colore dove a comandare sono le gang, ma, per volere della madre, determinata a costruire un mondo migliore per i suoi figli, frequenta una scuola prestigiosa fuori dal quartiere.
Mentre la madre è decisa ad andarsene, suo padre, titolare del supermercato di zona, preme per rimanere all’interno della comunità a cui sente di appartenere.
Starr vive sulla propria pelle le differenze tra i due mondi che frequenta: non solo gli amici sono diversi, ma per esempio, a scuola, per evitare discriminazioni, non parla in slang e i suoi atteggiamenti sono totalmente il contrario di quelli che le viene richiesto di assumere nel suo quartiere. Questo fragile equilibrio si infrange quando una sera, al ritorno da una festa, la macchina sulla quale è a bordo con Kalil, il migliore amico, viene fermata dalla polizia per un fanalino di coda rotto. L’amico, più volte perquisito, risalendo in macchina fa un movimento brusco, male interpretato dalla polizia, che spara uccidendolo. Questo avvenimento, ovviamente, sconvolge completamente la vita di Starr. Nel quartiere dove abita iniziano le proteste, tutti vogliono giustizia per Khalil, ma la polizia non sembra interessata a risolvere il caso. L'unica che può fare qualcosa, in quanto unica testimone, è Starr, ma ciò che dirà o non dirà può distruggere la sua comunità e addirittura mettere in pericolo la sua stessa vita.
Angie Thomas nasce nel 1988 a Jackson, nel Mississippi, dove vive tutt’ora.
È cresciuta vicino alla casa dell'attivista per i diritti civili Medgar Evers assassinato nel 1963, e la madre della scrittrice afferma di aver sentito lo sparo che lo ha ucciso.
All'età di sei anni fu testimone di una sparatoria e il giorno dopo sua madre la portò in biblioteca dicendo che c’era nel mondo più di quello che aveva visto quel giorno. Questa frase la ispirò a iniziare a scrivere e infatti si laureò in scrittura creativa presso l'università di Belhaven.
The Hate U Give è il suo romanzo d'esordio, ed ha avuto immediamente, dopo l’uscita nel 2017, un grande successo.
P. Farrelly, Green Book, Stati Uniti, 2018 (film)
K. Stockett, The Help, Mondadori, 2009
Questo romanzo colpisce sotto molti aspetti. In primo luogo per i contenuti, la storia è molto toccante, ma anche lo stile della narrazione è importante, perché simula il linguaggio giovanile. Starr è figlia e studentessa come tante altre ragazze, piena di debolezze e paure, ma nonostante questo è coraggiosa, ha un profondo senso di giustizia, e vuol far sentire la propria voce. La narrazione non si concentra solo sulla protagonista, ma racconta anche le vite di altri ragazzi, i momenti di paura e tristezza si alternano alle emozioni positive, la narrazione risulta molto dinamica ed è alternata da momenti comici che spezzano la tensione generale che la vicenda crea. Questo è senza dubbio uno dei miei libri preferiti: non solo deve essere letto, ma anche riletto più volte: garantisco che non stancherà mai.
Chiara Potric 3AL Liceo Rosmini, Rovereto