Geordie è una canzone del 1966 di Fabrizio De Andrè, il quale dichiara di non essere il vero autore del testo.
La canzone si ispira ad un’antica ballata britannica, che fa parte delle Child Ballads, il corpus di ballate tradizionali inglesi e scozzesi, catalogate dallo studioso statunitense Francis James Child nel 1882. Tratta da un episodio realmente successo, narra la triste fine di un giovane ragazzo colpevole di un crimine.
Infatti, secondo l’ipotesi di alcuni storici, la ballata farebbe riferimento a George Gordon, marchese e conte di Huntly, che nel 1598 fu condannato a morte per alto tradimento con l’accusa di essersi ribellato alla Corona di Giacomo VI, re di Scozia.
Nell’Inghilterra medievale, il bracconaggio nelle tenute e nelle riserve reali era punito con la pubblica impiccagione, ma al giovane Geordie viene riservato il privilegio di essere impiccato con una corda d’oro a causa delle sue origini aristocratiche. Nemmeno la supplica della moglie riesce a strapparlo dal suo crudele destino.
La maggior parte dei ragazzi conoscerà sicuramente questa canzone grazie alla famosissima cover creata da Gabry Ponte che nel 2002 riscosse un grande successo in Italia diventando in poco tempo disco d’oro. Anche alcuni trapper moderni citano all’interno delle loro canzoni la storia di Geordie.