2020 - 2021

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Geordie

Fabrizio De André

..., 1969


MORTE MUSICA PARODIA pop
...

Geordie è una canzone del 1966 di Fabrizio De Andrè, il quale dichiara di non essere il vero autore del testo.

La canzone si ispira ad un’antica ballata britannica, che fa parte delle Child Ballads, il corpus di ballate tradizionali inglesi e scozzesi, catalogate dallo studioso statunitense Francis James Child nel 1882. Tratta da un episodio realmente successo, narra la triste fine di un giovane ragazzo colpevole di un crimine.

Infatti, secondo l’ipotesi di alcuni storici, la ballata farebbe riferimento a George Gordon, marchese e conte di Huntly, che nel 1598 fu condannato a morte per alto tradimento con l’accusa di essersi ribellato alla Corona di Giacomo VI, re di Scozia.

Nell’Inghilterra medievale, il bracconaggio nelle tenute e nelle riserve reali era punito con la pubblica impiccagione, ma al giovane Geordie viene riservato il privilegio di essere impiccato con una corda d’oro a causa delle sue origini aristocratiche. Nemmeno la supplica della moglie riesce a strapparlo dal suo crudele destino.

La maggior parte dei ragazzi conoscerà sicuramente questa canzone grazie alla famosissima cover creata da Gabry Ponte che nel 2002 riscosse un grande successo in Italia diventando in poco tempo disco d’oro. Anche alcuni trapper moderni citano all’interno delle loro canzoni la storia di Geordie.

Qualcosa sull'autore

Fabrizio Cristiano De André, noto come Fabrizio De André (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999), è stato un cantautore italiano molto importante e influente. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e prostitute e sono considerati dai critici letterari vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia.

Rilanci

-Thomas Gilbert, Le figlie di Salem, Diabolo (fumetto)
-Sacco e Vanzetti (film)

Perché lo consigli

Consiglio questa canzone perché fa molto riflettere. Non rispecchia per nulla i gusti musicali dei giovani d’oggi ma ascoltarla può essere un pretesto, per voi come lo è stato per me, per uscire dai soliti limiti e aprire gli orizzonti verso qualcosa di nuovo e non alla portata di tutti. Questa canzone va ascoltata sì con la mente, ma soprattutto con il cuore!
Presentazione realizzata da Arianna Stringa, Liceo Filzi di Rovereto.