Il film è ambientato negli anni ‘60 in Mississippi e racconta la storia di Eugenia Phelan, una ragazza borghese, detta Skeeters, che una volta laureata torna a casa dai suoi genitori.
Skeeters non è come le sue amiche, menefreghista e scansafatiche, ma al contrario è molto intelligente e ha un cuore d’oro. Involontariamente si renderà conto della misera condizione delle donne di colore, che lavorano come cameriere per i ricchi bianchi e cercherà di dar loro voce scrivendo un libro che ne parli in prima persona, ma si renderà conto che non è così facile come pensava. Provando a raggiungere il suo obiettivo stringerà un rapporto di amicizia basato sulla fedeltà con Minny e Aibileen, le altre due protagoniste del film.

Il regista di questo film era un amico d’infanzia della scrittrice del libro Kathryn Stockett, che gli ha concesso i diritti cinematografici del libro prima della sua uscita. Il regista è nato il 3 giugno 1969 a Jackson in Mississippi, dove è cresciuto e si è laureato presso la University of Mississippi.

M. L Shetterly, Il diritto di contare, Harper Collins Italia, 2017

Questo film mi ha trasmesso molte emozioni, ma soprattutto mi ha mostrato molti aspetti della società che mi erano fino a ora sconosciuti come la presenza di disuguaglianze e continue discriminazioni a parer mio inutili. Ciò mi hanno fatto capire che alcune persone hanno una mentalità molto chiusa e intollerante ai cambiamenti. Inoltre ho imparato che il coraggio è il fattore più importante per vivere una vita migliore e soprattutto mi sono resa conto che si può aiutare il mondo anche solo seguendo le proprie passioni. Lo consiglierei a persone di tutte le età perché spiega molto semplicemente come rialzarsi nei momenti più difficili e come riuscire ad andare avanti nonostante i tanti ostacoli nei quali ci imbatteremo durante quel percorso che chiamiamo vita.


Maria Ionescu, 1AL, Liceo Rosmini di Rovereto