Londra, 1872: Phileas Fogg, un gentlemen inglese, conduce una vita monotona, dai ritmi sempre uguali. Un giorno, entrando al Reform Club, trova alcuni soci nel pieno di una discussione riguardante un articolo del «Daily Telegraph», il quale descrive una nuova ferrovia in India e calcola che ormai sarebbe possibile fare il giro del mondo in soli ottanta giorni.
Perciò Fogg decide di lanciarsi nell’avventura: scommette con gli amici la somma di ventimila sterline che egli riuscirà a compiere l’impresa, partendo quella sera stessa per essere di ritorno entro la sera del 21 dicembre.
Il protagonista si tuffa in questa avventura accompagnato dal servitore Passepartout. I due, durante il corso del loro viaggio, si ritrovano ad affrontare diversi ostacoli e trabocchetti preparati per rallentarli. Un imprevisto in particolare rischia di compromettere l'intera impresa: la ferrovia non è ancora stata terminata, il «Daily Telegraph» ha pubblicato una notizia fasulla.
Riusciranno i protagonisti a trovare una soluzione e a tornare in tempo per vincere la scommessa?
Jules Gabriel Verne, spesso italianizzato in Giulio Verne, nasce a Nantes nel febbraio del 1828 ed è stato uno scrittore francese. É considerato, assieme a H. G. Wells, il padre della moderna fantascienza. Il successo giunge nel 1863 quando si dedica al racconto d'avventura: con i suoi racconti ambientati nell'aria, nello spazio, nel sottosuolo e nel fondo dei mari, ha ispirato scienziati e applicazioni tecnologiche delle epoche successive.
Jules Verne, Viaggio al centro della Terra, (prima ed. 1864)
Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver, (prima ed.1726)
Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari, (prima ed.1870)
Jules Verne, L'isola misteriosa, (prima ed. 1875)
Tiziano Terzani, In Asia, TEA, 2019
Tiziano Terzani, Buonanotte Signor Lenin, TEA, 2018
Lo consiglio perchè penso sia un libro rappresentativo di un'epoca di scoperta e di conoscenze nuove che finiscono con il trasportare anche il lettore in mondi ancora poco conosciuti (almeno per l'epoca), facendolo oscillare sempre tra ciò che si conosce e ciò che si ignora.
Inoltre ho apprezzato la scelta di Verne di prediligere un linguaggio semplice, anche nello spiegare situazioni complesse e articolate come le tradizioni e le usanze dei Paesi nei quali sono calati i suoi personaggi.
Sara Temporin 4BL Liceo Rosmini, Rovereto