Thomas si sveglia improvvisamente in un ascensore sotterraneo che lo sta portando alla Radura, una vasta zona erbosa circondata da un gigantesco Labirinto, e viene accolto da un gruppo di ragazzi che si fanno chiamare Radunai. Newt, uno di questi, gli spiega che è finito in una sorta di carcere e che l’unica via di fuga è attraversare il Labirinto. Ogni giorno, all’alba, i Velocisti, ovvero i più veloci e i più abili tra i Radunai, entrano nel Labirinto cercando un’uscita, e, nel caso l’uscita non venga trovata, sono costretti a ritornare prima di sera, perché l’ingresso del Labirinto si chiude al tramonto, e all’interno ci sono i Dolenti, creature che è meglio non incontrare.
In seguito alle difficoltà di alcuni amici, che restano intrappolati di notte nel labirinto, Thomas decide di andarli a cercare, sfidando i pericoli che la notte porta con sé.
Wes Ball, 28 ottobre 1980, è un regista americano. Laureatosi presso la Florida State University College of Motion Picture Arts. Nel 2003, Ball ha vinto uno Student Academy Award per il suo cortometraggio animato, A Work in Progress. Ha iniziato come regista di Hollywood con un cortometraggio animato, Ruin, e successivamente i dirigenti della 20th Century Fox lo hanno assunto per la direzione di Maze Runner-Il labirinto, a cui seguiranno Maze Runner-La fuga e Maze Runner-La rivelazione.
Ho scoperto Maze Runner-Il labirinto solamente tre anni dopo la sua uscita. Era la prima volta che vedevo un film di quel genere e non sapevo bene quello che mi sarei dovuta aspettare. Inizialmente ho pensato che sarebbe stato noioso e prevedibile, ma alla fine si è rilevato totalmente il contrario. Infatti è riuscito a tenermi incollata allo schermo per tutto il tempo, e la fine mi lasciato con così tanta suspense che sono subito andata a vedere il sequel. Le scenografie, i personaggi e gli effetti speciali sono curati in modo eccellente e dettagliato e gli attori sono capaci di interpretare perfettamente i loro ruoli, trasmettendo le terribili sensazioni di chi rimane intrappolato in un labirinto senza alcuna via d’ uscita. Lo consiglio a tutti, ma in modo particolare agli amanti della fantascienza!
Rachele Chiesa 3AL Liceo Rosmini, Rovereto.