2020 - 2021

Xanadu - Archivio

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Una storia semplice

Leonardo Sciascia

Adelphi, 2013


MISTERO CORRUZIONE OMERTA
«Ad un certo punto della vita non è la speranza l’ultima a morire,
ma morire è l’ultima speranza.»
Una storia semplice di Sciascia narra l’investigazione che il brigadiere Antonio Legandara si trova ad affrontare dopo l’omicidio di Giorgio Rocella, un diplomatico di origini siciliane. Prima di morire la vittima aveva chiamato in questura per comunicare di aver trovato qualcosa in casa. Il compito di effettuare gli accertamenti viene affidato al brigadiere Legandara, il quale una volta giunto sul posto, trova il cadavere dell’uomo accasciato sulla scrivania. Accanto al cadavere il brigadiere rintraccia un foglio con la scritta “ho trovato” ed una pistola, che inizialmente fanno pensare ad un suicidio; quest’ipotesi viene però scartata dal brigadiere quando osserva che la mano del cadavere, invece di penzolare sopra alla pistola caduta, è posizionata sopra al foglio. Da questo momento in poi il brigadiere si ritroverà ad indagare su questioni molto più complicate che un semplice suicidio; attraverso una inaspettata sequenza di eventi affronterà una dura battaglia per scoprire la verità nascosta dietro depistaggi e omertà.

Qualcosa sull'autore

Leonardo Sciascia è nato nel 1921 in Sicilia. È una delle grandi figure del Novecento italiano ed europeo. Oltre all’attività letteraria, Sciascia ha avuto anche un’intensa esperienza giornalistica, scrivendo per numerosi giornali e riviste italiane. Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Il giorno della civetta (1961), La scomparsa di Majorana (1975), Cronachette (1985, Premio Bagutta 1986), A ciascuno il suo (1988), Alfabeto pirandelliano (1989).

Rilanci

E. Greco, Una storia semplice, Italia, 1991

Perché lo consigli

Il libro mi è piaciuto perché l’autore, al contrario di quello che si legge nel titolo, narra una storia complicata, ma al tempo stesso avvincente e ricca di suspance; Sciascia riesce infatti a tenere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine del libro. Il personaggio che ho apprezzato di più è il brigadiere che non si dà per vinto nella ricerca della verità e del bene, nemmeno quando si scontra con la negligenza delle istituzioni e della gente che non vuole cambiare.


Davide Trainotti, 1EM, Liceo Rosmini di Rovereto