«Fernandito, abbiamo seminato il dubbio, che è la cosa importante. All’ora di mentire, ciò di cui si deve tener conto non è la plausibilità della frottola, ma l’avidità, la vanità e la stupidità del destinatario; la gente si mente da sola. Un bravo bugiardo dà agli stupidi quello che vogliono sentire.»
La vicenda si svolge tra Barcellona e Madrid alla fine degli anni ‘50.
La protagonista è Alicia Gris, una ragazza piena di misteri, ferita alla gamba da giovane durante la guerra. Da adulta lavora come consulente della polizia sotto comando del suo capo, Leonardo Montalvo. Lui le chiede un ultimo aiuto per un caso, dopo il quale avrebbe potuto licenziarsi. Un politico, Mauricio Valls, direttore di un carcere, è scomparso da un po’ e si pensa sia stato rapito. L’uomo è collegato alla famiglia Sempere e ai suoi misteri (raccontati nel libro precedente di Zafòn, L’ombra del vento), ma, soprattutto, è in rapporto con gli scrittori maledetti David Martin e Victor Mataix, detenuti nel carcere diretto da Mauricio assieme ad un altro personaggio, Fermin, che conosceva bene Alicia. Da qui partono le indagini condotte dalla protagonista per scoprire chi abbia rapito l’uomo. Le indagini porteranno ad una verità inaspettata…