L’avvocato Utterson e suo cugino Enfield una sera passeggiano per Londra, quando notano uno scantinato. Enfield inizia a narrare che tempo prima, in un buio mattino d’inverno, mentre tornava a casa, aveva visto da quelle parti una bambina che correva lungo la strada e che si era scontrata con un signore. Questi, nonostante la bambina fosse caduta per terra, l’aveva calpestata per poi continuare tranquillamente per la sua strada. E questo è solo l’inizio.
Tra molteplici omicidi e indagini, si arriverà sempre al sospetto di un solo uomo, anzi, un uomo con doppia personalità.
Stevenson anticipa la teoria per la quale ognuno di noi ha più caratteri, i quali vengono messi in evidenza durante la lettura del libro.

Robert Louis Stevenson è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta scozzese. Si iscrisse, come per tradizione familiare, alla facoltà di ingegneria all’università di Edimburgo, che poi abbandonò per dedicarsi alla scrittura.

E. A. PoeIl Ritratto Ovale,1842
M. Shelley, Frankestein, Einaudi, 2011

Non bisogna mai dare niente per scontato. Una volta iniziato non ci si riesce più a fermare, presi dalla voglia di continuare, di girare pagina e scoprire la verità. Una verità che lascia del tutto sorpresi, quasi sconvolti. Una verità che porta a ragionare, a comprendere effettivamente il nostro funzionamento, il funzionamento del nostro cervello, e delle nostre emozioni.


Anna Peretti, 1EM, Liceo Rosmini di Rovereto