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L'amore bugiardo - Gone girl

David Fincher

USA, 2014


FOLLIA INTRIGHI BUGIE MORALE POTERE MEDIATICO
«Quando penso a mia moglie, penso sempre alla sua testa.
Immagino di aprirle quel cranio perfetto e srotolarle il cervello in cerca di risposte alle domande principali di ogni matrimonio.
"A cosa pensi?”
“Come ti senti?”
“Che cosa ci siamo fatti?"»
Nick e Amy sono sposati da cinque anni, lavorano nel campo dell’editoria e alla crisi matrimoniale si aggiunge anche quella economica. Si trasferiscono in Missouri dove Nick lavora come barista mentre Amy, casalinga annoiata, architetta un piano diabolico e scompare il giorno del loro quinto anniversario di matrimonio. La detective Boney fa un sopralluogo nella casa e trova segni di colluttazione celati in modo grossolano: resti di macchie di sangue lavati. Dal diario di Amy inoltre si scopre che il loro matrimonio era ormai naufragato. Vengono a galla tutti i problemi finanziari, il tradimento di Nick e un referto medico prova che Amy era incinta. Amy ha pianificato tutto per incastrare il marito. Dal momento che tutte le prove sembrano indicare Nick come possibile assassino della moglie, inizia per lui un vero incubo. Nick avvia un’indagine parallela per poter scoprire cosa sia successo realmente. Nel frattempo il piano di Amy fallisce…

Qualcosa sull'autore

David Andrew Leo Fincher nasce a Denver, il 28 agosto del 1962, e dimostra fin da bambino un forte interesse per il cinema, girando alla tenera età di 8 anni alcuni filmini in 8mm. Inizia la carriera cinematografica nell’ Industrial Light & Magic, l’azienda che ha realizzato gli effetti speciali delle saghe Guerre stellari e Indiana Jones e in seguito diventa famoso per gli spot dei più grandi marchi mondiali come Coca Cola e Chanel e per i videoclip delle star (da Madonna ai Rolling Stones).

Rilanci

D. Fincher, Millennium, Uomini che odiano le donne, USA, 2011;
R. Joffé, Before I go to sleep, USA/GB, 2014;
S.Mendes, Revolutionary Road, USA, 2008;
A. Lyne, Attrazione fatale, USA, 1987;
O. Wells, Quarto Potere, USA, 1941
P. Weir, Truman show, USA, 1998

Perché lo consigli

Questo film lo definirei un po’ irreale, soprattutto nella seconda parte. Comunque nel complesso trovo che il regista abbia realizzato un buon film. È ricco di mistero, di suspense, di intrighi e di colpi di scena. È un thriller appassionante, complesso, profondo, che scava nella psicologia delle persone. Il regista con questo film affronta temi molto attuali, come la crisi matrimoniale che può sfociare nella follia. Ci presenta come i mass media, con il loro potere mediatico, possano demolire o costruire dei personaggi. La stampa in questo caso ha descritto il marito come un traditore e un assassino, mentre la moglie sarebbe una povera vittima. La realtà invece è totalmente opposta, la vera vittima, soprattutto a livello psicologico è il marito e la moglie è una “psicopatica” che riesce a manipolare marito, genitori, spasimante e opinione pubblica. È un film che ci mostra tutta la morbosità del pubblico televisivo nel vedere esposti i problemi di una coppia in crisi. Basta pensare a tutti i programmi che ci propongono e ci presentano nei minimi particolari ogni triste caso di violenza domestica che accade attorno a noi ogni giorno.


Gionata Da Rugna, 1EM, Liceo Rosmini di Rovereto