Gli ultimi soldati del re
Eugenio Corti
Ares,
2005
GUERRA
MORALE
STORIE VERE
ITALIA
Gli ultimi soldati del Re d’Italia sono quelli che dal 1944 al 1945, inquadrati nell’esercito regolare, hanno combattuto insieme con gli “Alleati” contro i tedeschi. Non con odio, ma spinti da senso del dovere, amore per la patria, desiderio di finire al più presto una guerra che lacerava i corpi e le coscienze. La storia di questi uomini, negli annali dell’Italia ufficiale, occupa un ruolo minore: fin qui si è preferito proporre, o anche imporre, la storia parallela della resistenza partigiana. E’ una delle ragioni per cui, con Gli ultimi soldati del Re, Eugenio Corti coglie ancora una volta di sorpresa il panorama storico e narrativo italiano. Già vi era riuscito nel 1983 con Il cavallo rosso: il grande romanzo “cattolico”, rispettoso della storia ma non dei miti elaborati dagli storici, italiano ma internazionale, corale e felice nel dipingere i singoli.
Gli ultimi soldati del re è una sorpresa analoga. Era ancora tutta da raccontare la storia delle emozioni e dei sentimenti che si manifestavano in quanti – soldati, fra i quali l’autore, e civili -, anziché polemizzare con le autorità legittime, si diedero in ogni modo da fare per uscire dalla sconfitta e dal caos.
Qualcosa sull'autore
Eugenio Corti nacque a Besana in Brianza il 21 gennaio 1921 in una famiglia con radici profondamente cattoliche. Nel 1947 ottenne la laurea in Giurisprudenza. Nello stesso anno pubblicò I più non ritornano, il suo primo libro, sull'esperienza autobiografica della ritirata di Russia che ottenne apprezzamenti da due dei massimi esponenti della cultura italiana di allora, Benedetto Croce e Mario Apollonio. La Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica nel 2013.
La sua fama internazionale è particolarmente solida in Francia dove l’antologia curata dall’italianista della Sorbona Fraçois Livi è stata intitolata L’Italie littèraire de Dante à Eugenio Corti. I suoi libri sono stati tradotti in otto lingue, fra cui il giapponese.
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