Il sentiero dei nidi di ragno
Italo Calvino
Mondadori,
2016
AMICIZIA
GUERRA
ABBANDONO
PARTIGIANI
INFANZIA
«Forse non farò cose importanti, ma la storia è fatta di piccoli gesti anonimi, forse domani morirò, magari prima di quel tedesco, ma tutte le cose che farò prima di morire e la mia morte stessa saranno pezzetti di storia, e tutti i pensieri che sto facendo adesso influiscono sulla mia storia di domani, sulla storia di domani del genere umano.»
Questo romanzo, il primo scritto da Calvino, racconta le vicende di un ragazzino ligure di nome Pin, durante la Resistenza Partigiana nella Seconda guerra mondiale. Orfano di madre, col padre irreperibile, Pin ha circa dieci anni, e preferisce di gran lunga la compagnia degli adulti, che lo affascinano, mentre evita i propri coetanei. Frequenta l’osteria del suo paese e viene spesso deriso a causa delle relazioni sessuali che la sorella prostituta intrattiene con i militari tedeschi. Per sentirsi considerato dagli adulti che lo circondano, ruba una pistola a un amante della sorella. Questo gesto, per lui eroico, non viene ritenuto tale dai più grandi: Pin sconta un periodo in prigione, dalla quale evade insieme a un antifascista e nasconde poi l’arma in un posto che lui solo conosce, un posto dove i ragni fanno il nido, e dove incontrerà la persona che non lo farà più sentire così solo…
Qualcosa sull'autore
Italo Calvino nasce a Cuba nel 1923 ma si trasferisce presto in Italia, a Sanremo. È stato uno scrittore e partigiano italiano. Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento.
Rilanci
I. Calvino, Il visconte dimezzato, Einaudi, 1952;
I. Calvino, Il barone rampante, Einaudi, 1957;
I. Calvino, Il cavaliere inesistente, Einaudi, 1959
Perché lo consigli
Questo romanzo è scritto con uno stile unico, ed è una storia molto avvincente. Lo trovo brillante come libro, e anche se all’inizio può sembrare un monotono racconto di guerra, piano a piano, leggendolo, si capirà che è invece incentrato completamente sull’amicizia, e su come essa cambia in meglio la vita delle persone. Al protagonista, così abbandonato a se stesso, ci si affezionerà subito e sarà impossibile non seguirlo durante la sua piccola grande avventura.
Agnese Trentini, 1CL, Liceo Rosmini di Rovereto