"Stop. Quello che avevo da dire l’ho detto. La rabbia e l’orgoglio me l’hanno ordinato. La coscienza pulita e l’età me l’hanno consentito. Ora basta. Punto e basta."
Oriana Fallaci scrittrice, ma ancor prima giornalista e attivista italiana dopo pochi mesi dall’attentato alle Torri Gemelle prendendo spunto dal drammatico e quasi apocalittico episodio da sfogo alla sua rabbia. “La Rabbia e l’Orgoglio”, un piccolo libro, come lo definisce lei, è innanzitutto la versione estesa dell'articolo apparso sul quotidiano Il Corriere della Sera il 29 settembre 2001. Ma questo libro è anche un’accusa lanciata alla politica italiana ed europea con una pungente e scomoda sincerità e un’esposizione degli eventi collegati all’undici settembre.
Il vero e proprio libro è anticipato da una prefazione in cui l’autrice parla anche dei motivi che l’hanno spinta a trasferirsi a Manhattan ed è presente, come anche in seguito nel libro, una raccolta delle sue memorie. Un’opera concepita in due sole settimane nelle quali la Fallaci ha dedicato anima e corpo alla rottura di un silenzio che nel decennio precedente si era imposta di mantenere.