L'amico ritrovato
Fred Uhlman
Feltrinelli,
2013
AMICIZIA
SHOAH
"Per me niente aveva importanza oltre al fatto che quello era il mio paese, la mia patria, senza inizio nè fine, e che essere ebreo non era in fondo diverso che nascere con i capelli neri piuttosto che rossi.”
"Le mie ferite non sono guarite e ogni volta che ripenso alla Germania, è come se venissero sfregate con del sale."
“L'amico ritrovato non è né un romanzo né un racconto, ma una novella... un romanzo in miniatura che si legge tutto d'un fiato." Dall’introduzione di Arthur Koestler
Il libro racconta della profonda amicizia tra due ragazzi sedicenni che frequentano il Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda, Hans Schwarz e Konradin conte di Hohenfels, sullo sfondo della Germania durante l’ascesa del partito nazionalsocialista (1932-1933), quando Hitler si avvicina al potere e l'intolleranza razziale e il culto della razza ariana si diffondono nel paese, travolgendo anche i ragazzi che ignorano gli eventi che stanno cambiando l’Europa.
I fatti narrati coprono un lungo arco di tempo, ma la narrazione, intima e introspettiva come quella di un diario, si concentra su episodi singoli narrati lentamente, in modo ricercato con inserimenti di termini in lingua latina e tedesca, con dovizia di particolari e numerose riflessioni dalle quali traspare la sofferenza del protagonista/autore.
Alla fine, quando Hans scopre la sorte del suo amico, “Von Hohenfels, Konradin, implicato nel complotto per uccidere Hitler. Giustiziato!”, lo ritrova e ridà un senso a quell’amicizia che credeva perduta.
Dal libro, nel 1989, è stato tratto un film diretto da Jerry Schatzberg.
Qualcosa sull'autore
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Rilanci
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2A, Liceo Rosmini di Rovereto