Lui è tornato è un film di produzione tedesca del 2015 diretto da David Wnendt e basato sull’omonimo romanzo di Timur Vermes. Il 23 ottobre 2014, nel luogo in cui pareva fosse morto anni prima, Adolf Hitler si risveglia. Dopo qualche iniziale momento di disorientamento, il Fuhrer si rende conto di trovarsi in un'altra epoca. Viene approcciato da varie persone che si dimostrano incuriosite dalla sua figura. Attraverso un edicolante, che per qualche giorno lo ospita, fa la conoscenza di Fabian Sawatzki, aspirante giornalista appena licenziato. Nel vedere quest’uomo, che lui ritiene essere semplicemente un sosia di Hitler, Sawatzki ha l’intuizione di girare una serie di video che vedono come protagonista il Fuhrer. In questi filmati, Hitler interagisce con i tedeschi del ventunesimo secolo parlando di tematiche d’attualità. Quando questo documentario viene pubblicato, riscuotendo un enorme successo, Fabian viene riassunto e Hitler inserito in numerosi programmi televisivi, raggiungendo così una fama spropositata e diventando un’icona mediatica. In seguito a uno scandalo, dovuto alla diffusione di un video nel quale il Fuhrer uccideva un cane, Sawatzki, Hitler e la direttrice dell’emittente perdono nuovamente il lavoro. Nelle settimane successive però, ispirato da questa sua esperienza, Fabian Sawatzki scrive un libro dal quale trae poi una sceneggiatura. La direttrice decide di produrre il film e affidargli la regia Dopo qualche tempo però, Fabian, in seguito al ritrovamento di prove, comprende che l’uomo del momento è realmente Adolf Hitler. Quando lo riferisce, però, non viene creduto e anzi, viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Hitler però non lascia la scena...

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Matilde Pavani, 2A, Liceo Rosmini di Rovereto