Nel mare ci sono i coccodrilli
Fabio Geda
Baldini e Castoldi,
2017
Quella di Enaiatollah Akbari è una storia; "una" nel vero senso della parola. Letta da un occhio occidentale, abituato al lusso e alle comodità, sembra eccezionale, rara. In realtà, costituisce la quotidianità per tutte quelle persone costrette a fuggire dalla loro patria, lasciando la famiglia, la casa, gli amici, il lavoro o la scuola, solo perché la loro vita lì non merita più di essere vissuta, in quanto pericolosamente lacerata dall’odio e dalla guerra. Anche se è solo un bambino spensierato, qualcuno reclama la vita di Enaiatollah: per i Talebani costituisce infatti il risarcimento del carico perso da suo padre in un incidente rivelatosi per lui fatale. Così, Enaiatollah, troppo grande per essere un bambino, e troppo piccolo per capire il mondo dove vive, è costretto ad affrontare un viaggio: non può più correre a nascondersi nella buca nel campo dietro alla sua casa ogni volta che qualcuno bussa alla porta. All'età di undici anni, sua madre lo porta a Quetta, in Pakistan, dove lo saluta con un bacio d’addio. Ormai la sua età anagrafica non conta più: la sua vita da adulto è cominciata.
Qualcosa sull'autore
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Rilanci
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Perché lo consigli
Federica Ballardini, 2A, Liceo Rosmini di Rovereto