I Pink Floyd sono i pionieri della psichedelia e uno dei massimi complessi rock di sempre. Nel corso di una carriera lunghissima (in cui si distinguono tre fasi, corrispondenti ad altrettante formazioni) hanno spostato i limiti del pop e del rock sposando l’elettronica e approfondendo la ricerca sonora in una serie di album giudicati pietre miliari della musica popolare del Novecento. Altra loro peculiarità è quella di aver prodotto mastodontiche rappresentazioni multimediali della propria musica attraverso spettacoli in cui la componente visiva è parte integrante di quella sonora.
Nei primi anni 60 sono stati tra i più coraggiosi esploratori delle nuove frontiere “lisergiche” del rock. Nel decennio successivo hanno smesso i panni della band di culto, ma hanno continuato a realizzare album memorabili.
Discografia
1967 – The Piper at the Gates of Dawn
1968 – A Saucerful of Secrets
1969 – Ummagumma
1970 – Atom Heart Mother
1971 – Meddle
1973 – Dark Side of the Moon
1975 – Wish You Were Here
1977 – Animals
1979 – The Wall
1983 – The Final Cut
1987 – A Momentary Lapse of Reason
1994 – The Division Bell
Se ti sono piaciuti, ascolta anche
Genesis
Syd Barrett
Alan Parsone Project
L'album
The Dark Side of the Moon, ottavo album della band britannica, viene pubblicato il 24 marzo 1973 e verrà considerato da gran parte della critica come l’insuperato capolavoro musicale dei Pink Floyd. L’album è e verrà sempre considerato superbo, inarrivabile, rivoluzionario: è un concept album in cui arrivano alla maturità tutte le sperimentazioni recedenti, e in cui si susseguono, all’interno di un’unica atmosfera, brani che faranno la storia della musica contemporanea. Ascoltandolo interamente, si ha la sensazione che voglia accompagnare il viaggio attraverso il tempo di un coraggioso, anarchico esploratore, in continuo stato di ansiosa curiosità. In definitiva: il trionfo della suggestione e uno degli squarci più intensi di tutta la discografia floydiana.
Guarda il video di Time: