When I was a child I caught a fleeting glimpse / Out of the corner of my eye / I turned to look but it
was gone / I cannot put my finger on it now / The child is grown the dream is gone / I have become
comfortably numb
The Wall, undicesimo album in studio dei Pink Floyd, è una pietra miliare della storia del Rock. Pubblicato in doppio vinile, è uno dei dischi più venduti di sempre (oltre 32 milioni di copie, un milione delle quali solo in
Italia) ed è un lavoro che ogni persona dovrebbe ascoltare. Ma non è soltanto questo: è un’opera d’arte totalizzante che spazia tra musica, letteratura, illustrazioni e cinema. Il concept album, infatti, si caratterizza per la profondità dei testi e per le splendide illustrazioni che lo accompagnano, opera dell’artista Gerald Scarfe. The Wall è un disco duro, oscuro, aggressivo e spigoloso, che a tratti mozza il respiro perché è una storia di solitudine: un autentico baratro sonoro e concettuale che ancora oggi ha il potere di far cascare all’interno chi l’ascolta. Inoltre - e cosa ancor più importante - The Wall è un’opera che si presta a più livelli di lettura (psicologico, culturale, politico, musicale) e che quindi è sempre attuale: è, questo, un pregio che soltanto un capolavoro può possedere.
Tutto nasce da uno sputo. Durante il tour a supporto dell’album Animals (1977), a Montreal, Roger Waters - bassista e compositore dei testi della band, nonché uno dei più importanti parolieri contemporanei - sputò in faccia a un fan, molto infastidito dall’atteggiamento del pubblico durante un concerto. Fu proprio quell’episodio ad innescare nel musicista un bisogno di autoanalisi che porterà alla genesi di The Wall. Waters, molto turbato dall’accaduto (di cui non sapeva darsi una spiegazione), sentiva infatti che ormai una sorta di “barriera” lo divideva dai fans. Scelse così di rendere quest’idea non soltanto musicalmente ma anche visivamente: nel tour mondiale del 1980, infatti, un muro veniva progressivamente eretto durante i concerti e poi abbattuto alla fine degli show.
Il protagonista del concept album è la rockstar Pink, un personaggio in gran parte ispirato alle vite dello stesso Waters e di Syd Barrett (il primo leader del gruppo, allontanato a causa del degenerare delle sue condizioni di salute a causa dell’abuso di droghe). Pink, tossicodipendente, è in cattivi rapporti con il pubblico e si trova in balìa dei suoi produttori musicali, che ad un certo punto lo salvano da un'overdose solo per portarlo ancora una volta su un palco (Comfortably numb). La sua vita, inoltre, è segnata da alcuni avvenimenti tragici e dolorosi: la morte del padre in guerra mentre egli è ancora in fasce (Another brick in the wall pt. 1); la difficile infanzia negli anni del dopoguerra; la presenza di una madre iperprotettiva (The thin ice); il collegio umiliante e disumanizzante (Another brick in the wall pt. 2); le avances anche grottesche delle groupies; l’abuso di droghe e il divorzio dalla moglie a causa della reciproca incomunicabilità (Nobody home). Pink non regge il peso di tutto ciò: durante le pause di un tour massacrante, di conseguenza, si trincera dietro un muro che lo isola dal resto del mondo ma che lo conduce progressivamente all’alienazione e al limite della follia. Allora comprende che per vincere la solitudine deve analizzare la sua vita e intraprende un viaggio introspettivo, inscenando un autentico processo mentale a se stesso (The trial) con tanto di accusa, giudice e testimoni (il maestro, la moglie, la madre). Durante il processo Pink riavvolge la sua vita e rievoca le figure presenti e passate, ciascuna delle quali costituisce un “mattone” del muro che lo isola dagli altri uomini. La sentenza, dolorosa ma liberatoria, lo condanna ad abbattere il muro e gli offre un insegnamento universale: dall’isolamento si può uscire solo se si eliminano tutte le proprie difese e ci si espone ai propri simili, senza farsi illusioni: altri muri sorgeranno ciclicamente… (Outside the wall).
Bibliografia di riferimento
· A. Besselva Averame, Pink Floyd. The lunatic. Testi commentati, Arcana, 2008;
· Pink Floyd: storie e segreti, Giunti, 2018;
· A. Marziano, M. Worden, Floydspotting. Guida alla geografia dei Pink Floyd, a cura di R. Bertoncelli, Giunti, 2008;
. R. Simonetti, A. Simonetti, Pink Floyd: la folle logica. Dall'epica del suono all'etica nella forma-canzone, Arcana Universale, 2018;
· N. Mason, Inside Out: la prima autobiografia dei Pink Floyd, a cura di Philip Dodd, EPC, 2018.
a cura di Francesco Antonio Bernardi