La lettura di questo libro provoca l’urgenza di ascoltare i brani che sono la colonna sonora della vita di Danny, il protagonista della vicenda narrata. Dal rock al country, si attraversano i problemi dell’adolescenza di un ragazzo che trova nella musica il modo di affrontare la vita. Se inizialmente il racconto può sembrare un po’ lento e noioso, un accadimento inaspettato stravolge la storia e la rende avvincente.

La storia mi è piaciuta molto. E' un salto negli anni '70, rivoluzionari e ad alta tensione. E Danny è proprio così quando ascolta la sua musica, è energia pura e pace allo stesso tempo. Gli piace la musica che sussurra parole gentili tra un assolo di chitarra e uno di batteria, oppure quella musica che fa tanto rumore da sovrastare tutta la confusione che fa la mamma quando sbraita contro il telegiornale, o il rumore dei piccoli e grandi scontri razziali che ci sono in città, o semplicemente il frastuono nella sua testa tra i mille pensieri. La musica è la "colonna sonora" della sua vita...lo accompagna sempre, e cambia a seconda dei momenti e delle situazioni. Il momento in cui si appoggia il disco sul piatto, l'attimo in cui la puntina graffia il vinile...semplicemente magia. Ma la dissolvenza, quando la musica sfuma, quei secondi di silenzio tra un pezzo e l'altro...è come se il mondo cadesse. La dissolvenza avvolge Danny nei suoi periodi tristi, come una pesante cappa sopra di lui.
Per fortuna c'è il lavoro alla radio e le avventure di tutti i giorni a dargli una scossa, insieme al rock, ovviamente.
Il libro è crudo, diretto, elettrico, accompagnato da un'aleggiante ironia, nonchè poesia. Lasciatevi trasportare dalla Beautiful Music.