2019 - 2020

Xanadu - Archivio

2019 - 2020

Genesis

Bernard Beckett

BUR, 2019


Io non sono una macchina. Che cosa può sapere una macchina dell’odore dell’erba bagnata la mattina, o della voce di un neonato che piange? Io sono il tocco del sole tiepido sulla mia pelle, io sono la sensazione di un’onda fresca che s’infrange su di me. Io sono i luoghi che non ho mai visto, eppure immagino ad occhi chiusi. Io sono il sapore del respiro di un’altra persona, il colore dei suoi capelli.

Forse è un libro di fantascienza. Forse è una distopia. Forse è solo una sfida dialettica tra una giovane brillante, che non si accontenta e indaga, (rischiando di trovare risposte terribili), e una Commissione che deve valutarla durante l’esame di accesso all’Accademia. Ma più probabilmente è un saggio di filosofia mascherato, in cui si moltiplicano domande sul senso della vita, su cosa significa essere umani, sui rapporti di potere, sull’essere liberi o condizionati.

E a confermarlo, la protagonista si chiama Anaximander, come il misterioso pensatore presocratico, e si presenta in queste cinque ore di esame portando come tesi una sua interpretazione della vita del giovane ribelle che decenni prima ha dato inizio alla nuova Era. Una lettura spiazzante, con un finale davvero sconvolgente.

Riccardo G

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Il libro che ho letto l'ho trovato molto interessante. Ci sono state alcune parti poco chiare che mi hanno portato a rileggerle più volte per comprenderle e quindi andare avanti con la lettura. Inizialmente il libro non catturava al massimo la mia attenzione, però andando avanti, il racconto mi ha preso sempre di più, perché la voglia di conoscere il finale mi incuriosiva sempre di più. Consiglio questo libro ai lettori appassionati di suspence, perché a tratti, la possono trovare in questo racconto.


FlavioDB

2° i, Liceo Classico "Galvani", Bologna 5 anni fa

La vicenda è ambientata in un futuro non tanto remoto, ed è un complicato intreccio psicologico. Mi è piaciuta molto per la profondità delle riflessioni di cui si tratta all'interno e ho anche molto apprezzato appunto l'intreccio, talmente complesso, che ho dovuto riflettere bene per capire a fondo la storia. Ho trovato anche sconvolgente il finale a sorpresa, incredibilmente tragico ma completamente coerente con i fatti narrati in precedenza


chiaraspoletini

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

personalmente, questo libro non mi è piaciuto molto perchè mi ha annoiato. inoltre in alcune parti era complicato da comprendere. nonostante ciò la storia è avvincente. il difetto maggiore sono i dialoghi che non mi sono piaciuti.


chiaraspoletini

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

personalmente, questo libro non mi è piaciuto molto perchè mi ha annoiato. inoltre in alcune parti era complicato da comprendere. nonostante ciò la storia è avvincente. il difetto maggiore sono i dialoghi che non mi sono piaciuti.


Elena faini

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Questo romanzo non mi è piaciuto più di tanto, l'ho trovato abbastanza complicato e particolare perchè include fantascienza e filosofia, per questo non l'ho apprezzato molto, non amo questi generi. La storia in sé non è poi così male, se a qualcuno interessa questo tipo di romanzo glielo consiglio, ma sicuramente non è un libro per tutti.


aurora_cerioni

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

"Genesis" inizialmente mi sembrava un libro molto noiso poiché non riuscivo a trarne il significato, poi andando avanti mi ha interessato molto la storia di Adam Ford e raccontata durante l'esame da Anaximander, anche se in realtà poi facevo fatica a seguire i ragionamenti della protagonista nel momento in cui rispondeva alle domande degli esaminatori.
Anaximander aveva una grande capacità nel trovare risposte efficaci scovando nella sua mente, anche quando aveva d'avanti una domanda difficile e per questo la ammiro molto.
Non sono rimasta completamente colpita dal libro perché non mi è arrivato in pieno il messaggio che voleva trasmettere perciò è un libro che consiglierei non a ragazzi come noi ma a persone di età maggiore rispetto alla nostra.


luciamaiolatesi

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Genesis per me è un libro molto bello ed interessante che secondo me rispecchia molto anche la società attuale dove non si può mai credere a nulla. "Quella persona mi sta dicendo la verità? La TV è attendibile? È tutto solo una farsa o dobbiamo crederci e basta?" Dobbiamo sempre stare all'erta. Il libro mi ha colpita molto, specialmente il finale in cui mi sono anche un po' commossa perché è triste ma con un significato molto profondo. È veramente un libro molto bello e profondo, mi è piaciuto moltissimo.


Ricky

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Genesis è un romanzo di fantascienza con una storia, a mio parere, molto intrigante.
Protagonista della narrazione è Anax, una studentessa curiosa, audace e coraggiosa. La ragazza dedica il suo tempo allo studio della vita di Adam Forde, il suo idolo, un soldato morto tanti anni prima dell’epoca in cui lei vive. E’ proprio questo personaggio che Anax sceglie come argomento di interrogazione all’esame che sta sostenendo per poter accedere all’Accademia, un istituto nato con lo scopo di guidare la società. Lei ha una conoscenza così profonda della storia di Adam che si permetterà nel corso del colloquio con gli esaminatori di elaborare teorie del tutto proprie circa gli eventi legati al giovane soldato.
Personalmente ho apprezzato il libro, anche se la lettura delle pagine iniziali mi è risultata di difficile comprensione: non sono riuscito a capire bene la parte legata alla formazione della Repubblica. Quando Anax però inizia a parlare di Adam, la narrazione diventa più scorrevole e facile da capire.
Del romanzo non mi è piaciuta la ripetitività riscontrata in certi tratti, generata forse da intere pagine scritte con l’utilizzo di soli dialoghi, ma ho trovato la trama davvero coinvolgente e lo sviluppo del racconto ben strutturato: devo dire che, se inizialmente la storia mi sembrava poco interessante, andando avanti con la lettura mi sono appassionato sempre più ad essa. Il finale è stato fantastico, soprattutto per la presenza di un colpo di scena che ribalterà tutta la vicenda: il lettore scoprirà di essere stato “ingannato” per tutto il tempo della narrazione.
In generale consiglierei il libro solo agli appassionati di fantascienza e a coloro che amano lo stile distopico .


luciamaiolatesi

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Genesis per me è un libro molto bello ed interessante che secondo me rispecchia molto anche la società attuale dove non si può mai credere a nulla. "Quella persona mi sta dicendo la verità? La TV è attendibile? È tutto solo una farsa o dobbiamo crederci e basta?" Dobbiamo sempre stare all'erta. Il libro mi ha colpito molto, specialmente il finale in cui mi sono anche un po' commossa perché è triste ma con un significato molto profondo. È veramente un libro molto bello e profondo, mi è piaciuto moltissimo.


luciamaiolatesi

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Genesis per me è un libro molto bello ed interessante che secondo me rispecchia molto anche la società attuale dove non si può mai credere a nulla "Quella persona mi sta dicendo la verità? La TV è attendibile? È tutto solo una farsa o dobbiamo crederci e basta?" Dobbiamo sempre stare all'erta. Il libro mi ha colpito molto, specialmente il finale in cui mi sono anche un po' commossa perché è triste ma con un significato molto profondo. È veramente un libro molto bello e profondo, mi è piaciuto moltissimo.


petre

2B, Liceo Scientifico "G. Ulivi", Parma 5 anni fa

Il genere distopico mi ha sempre affascinato, grazie a libri/film come Hunger Games e a videogiochi come The Last of Us e Detroit: Became Human, ma nonostante questo Genesis è diverso da ogni altra cosa che io abbia visto. Non è il solito distopico ambientato nel futuro con i robot, anche se il fulcro della trama è questo, ma va a trattare argomenti filosofici che l'essere umano non ha ancora considerato, dato che un'intelligenza artificiale come Art è ancora lontana, e ciò fa in modo da non considerare Genesis come libro solo per la trama, ma anche per i ragionamenti che avvengono al di fuori di esso, visto che, almeno nel mio caso, l'autore riesce a far domandare al lettore chi possa avere la ragione.


francescaromeo

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Genesis è un romanzo che non mi ha appassionato particolarmente l'ho trovato abbastanza complicato, in alcune cose non capivo e dovevo rileggere però da un'altra parte mi ha incuriosito la storia della studentessa che ha raccontato durante il colloquio tra lei e gli esaminatori durato cinque ore. Il romanzo è abbastanza breve e possiamo definire Genesis un romanzo di fantascienza ma anche di psicologia perché ci offre delle riflessioni davvero profonde. Consiglierei questo libro a persone piene di curiosità


Sara Tarabú

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

è un romanzo strano ma molto affascinante, questo breve romanzo mischia filosofia e fantascienza, giocando su domande sulla creazione, sulla vita e la coscienza.
Ho notato l'assenza di un filo narrativo, infatti risulta costruito da una serie di lunghe riflessioni e per questo a volte può sembrare un po' noioso.
La lettura è molto semplice e veloce, ci sono alcuni elementi che la rendono fantascientifica ma non rendono la storia banale.


vittobara

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Questo romanzo che si intitola "Genesis" non mi è piaciuto molto perché in certe occasioni mi ha annoiato essendo tutti dialoghi però in altre occasioni mi incuriosiva molto perché volevo sapere chi era stato l'assassino. Proseguendo questo libro è abbastanza complicato da leggere, per capire il senso della storia bisogna leggerlo più volte.
Questo romanzo secondo il mio punto di vista non lo consiglierei mai ad un pubblico di ragazzi ma agli adulti, poi dipende dal gusto della persona. Il personaggio che mi è piaciuto di più è stata la protagonista Anaximander perché anche di fronte a degli errori che commetteva riusciva sempre a rimediare e a tenere testa.


Sara2005

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Il romanzo è breve ma è ricco di spunti di riflessione. Alcuni passaggi li ho dovuti rileggere molte volte per comprenderli davvero. La lettura di questo romanzo mi ha messo davanti a numerose questioni a proposito dell'intelligenza artificiale, della mente, della coscienza a cui sto ancora cercando delle risposte. Ho trovato questo libro molto interessante e mai noioso mi ha fatto pensare a cose a cui non avevo mai pensato. E' un romanzo che si può o amare o odiare, ma, in entrambi i casi, vi farà riflettere. Non riesco a capire se sia fantascienza o filosofia, ma in entrambi i casi è un mix perfetto. Lo consiglio a tutti


ViolaGagliardini05

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Nonostante sia un genere che non amo profondamente, mi è piaciuto molto. E' un romanzo breve, ma ricco di riflessioni. Alcuni eventi ho dovuto rileggerli varie volte per capirli, proprio per questo, anche terminato il libro non ho capito se si può definire un romanzo di fantascienza o filosofia ed è proprio per questo che mi ha colpito particolarmente. Non mi è piaciuto molto l'inizio, sembrava abbastanza noioso e banale però andando avanti si fa sempre più interessante e intrigante. Tocca diverse questioni, per esempio la vita e la creazione, ma sicuramente la cosa che mi ha fatto piacere così tanto il libro è la visione del mondo dal punto di vista dell'umano e dell'androide che sono letteralmente due anime totalmente diverse. La cosa che invece non capisco è il perché questo romanzo sia classificato come libro per adolescenti, credo che sia un genere più per gli adulti che per i ragazzi. Perciò consiglio senz'altro questo libro, sopratutto agli adulti.


Martinaluconi

1L, Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 5 anni fa

Il libro nel suo insieme mi è piaciuto. Non mi ha particolarmente attratta ma ho apprezzato il messaggio, anzi i messaggi, che l'autore voleva trasmettere. Dalla vicenda di Anax e Adam ho tratto molti insegnamenti: essa fornisce una riflessione filosofica su cosa significhi essere umani e su che valore si vuole attribuire alla vita. In aggiunta, oltre a rivolgere una critica verso il progresso scientifico, il libro dà anche mostra a un lato nascosto della nostra società, oscuro e complesso. Non tutto è come sembra e spesso non ci si può affidare alle semplici apparenze. Non sempre quello in cui noi crediamo è ciò che realmente è. O almeno questo è ciò che penso io. Il finale mi ha lasciato con l'amaro in bocca, come credo voglia l'autore, e anche per evidenziare ancora di più il messaggio. È un libro abbastanza complicato da seguire, perciò lo sconsiglio a chi è ancora alle prime esperienze con la lettura, ma rimane comunque un libro che consiglierei a chi, invece, trova piacere nel trarre delle profonde riflessioni da ciò che legge.


forse andrea adamo

2B, Liceo Scientifico "G. Ulivi", Parma 5 anni fa

davvero un romanzo strano ma al tempo stesso affascinante, inizialmente è difficile da capire ma andando avanti si iniziano a collegare i fatti esposti in precedenza, anche se la trama vera e propria inizia circa a metà libro. Oltre ad avere ideato una trama spettacolare l'aurore ha fatto anche un ottimo lavoro dal punto di vista della scrittura, infatti, anche se nel libro sono presenti alcune parti un po difficili da leggere o comprendere, non annoia mai.
davvero bello, consigliatissimo.


francesco melloni

1X, Liceo "Morandi", Finale Emilia (MO) 5 anni fa

Leggere questo romanzo è come tirare e tirare un elastico che quando è giunto a fine corsa si spezza improvvisamente e ci dà una bella sferzata sulla mano.
I dialoghi incalzanti e filosofeggianti da cui è costituita la trama conducono la storia con forti riferimenti alla repubblica di Platone costringendo il lettore ad essere concentrato per non perdere il filo narrativo.
La pandemia che origina il racconto è di attualità con il "nostro" "Coronavirus" come altri temi sul modo di gestire la società da parte del potere e il futuro dell'umanità.


bordinx.

2C, ITE Cesare Battisti 5 anni fa

Il libro non ha una storia ben precisa, ma un insieme di riflessioni che si pone un personaggio e che vanno a comporre un testo filosofico. È complicato da leggere sia nel linguaggio che nel collegamento delle varie frasi e per trarne il significato della "storia'' bisogna rileggerlo più e più volte.