2019 - 2020

Xanadu - Archivio

2019 - 2020

Il nostro avvenire dorato

Benny Lindelauf

San Paolo Edizioni, 2019


“La famiglia naturalmente dev’essere povera”. Questo non mi sembrava un problema. Nonna Mei ci dava a intendere molto spesso che eravamo quasi sul punto di finire all’albergo dei poveri. Esagerava (e questo le riusciva bene), ma ricchi non lo eravamo di certo. Sembrava tutto così semplice, così naturale, che d’improvviso mi apparve chiaro ed evidente davanti agli occhi l’avvenire dorato che la Malinconica ci aveva dipinto. “Ma ce la fai a stare lontano dalle tue sorelle?”.’ “Come?” “L’istituto magistrale è a Geelen. È permesso trascorrere un giorno a casa ogni due settimane”. La guardai spaventata “Non posso rimanere a vivere a casa mia? Potrei prendere tutte le mattine la corriera” La Corazzata scosse la testa “La messa del mattino inizia alle sei e un quarto. Non c’è nessuna corriera che parta così presto”.

Fing è la più grande di tre sorelle in una famiglia composta da padre, nonna e quattro fratelli maschi, la madre è morta quando lei era bambina.

Nell’Olanda del 1938 vivere in una famiglia numerosa e non particolarmente ricca offriva sicuramente alcuni vantaggi: per esempio non mancavano la compagnia nei giochi, o nel gestire i piccoli lavori di casa, ma certamente si dovevano affrontare alcune preoccupazioni. Il denaro nella famiglia Bonn è forse l’unico problema reale, ed è dovuto al fatto che le imprese del padre non sono mai andate molto bene, anche se ora con la produzione dei sigari pare che la situazione stia migliorando… Ma anche se la dispensa non è più spoglia come in passato, di certo Papà Bonn non può permettersi di assecondare il più grande desiderio di Fing, che è quello di poter continuare gli studi. La retta per mandare la figlia in una scuola privata è troppo alta, e forse l’unica possibilità è chiedere aiuto al collegio del monastero, ma per farlo bisogna passare “sul cadavere” di Nonna Mei che non vuole sentire parlare di elemosine per la sua famiglia. Fing non sa davvero come fare per realizzare il proprio sogno senza offendere la nonna, quindi desiste e trova lavoro presso la famiglia più ricca del paese.

Una famiglia che l’accoglie amorevolmente e le chiede di essere una sorta di “dama di compagnia” per la giovanissima Liesel, un lavoro facile, pagato bene e per niente faticoso.

Ma perché pagare una ragazza per un compito del genere? Cosa nasconde questo “strano” impiego?

batoolabeera

2B, Scuola Secondaria di I grado “A. Zammarchi”, Manerbio (BS) 4 anni fa

Ho trovato questo libro molto commovente soprattutto nelle ultime pagine dove si racconta nei particolari la personalità di Liesl, una ragazza ebrea. Mi è piaciuta tanto anche Muulke, perché non si arrende mai e cerca di trovare sempre il modo di reagire. Sono presenti spesso parole non semplici, ma che si riescono a interpretare in base al contesto. Nel testo vengono ben delineati i pensieri della protagonista che cambiano durante il tempo e lei diventa sempre più matura nei confronti della sua famiglia e delle decisioni da prendere per la propria vita.


laura modica

2C, IC Piossasco I, Plesso A. Cruto (TO) 4 anni fa

Il libro è molto bello, in particolare le descrizioni sono fatte a pennello. Sono perfette in ogni minimo dettaglio, tanto da raffigurarti perfettamente la scena raccontata. Sono entrata dentro la storia e mi sono immedesimata con la protagonista. Ho provato emozioni e sensazioni, ho riso in alcuni momenti, ho avuto i magoni in gola in altri...e mi sono anche arrabbiata! Mille emozioni sono presenti nel libro che si scambiano tra loro. Bellissimo!


Helena.ve

2B, Convitto Foscarini 5 anni fa

Il libro è stato scritto da Benny Lindelauf ed è ambientato negli anni ‘40 in Olanda.
La protagonista si chiama Fing e con le sue due sorelle minori, i suoi quattro fratelli, suo padre e la nonna vive in un paesino dell’Olanda meridionale. La madre non ci dice com'è morta né vi accenna molto spesso. Il suo sogno all'inizio sembra che sia diventare maestra e continuare con gli studi, ma poi presto svanisce e non le tornerà più in mente. Conoscerà una nuova “amica”di nome Lidwien, che odierà sempre più fino a non sopportarla, quando poi in realtà scoprirà che quella insopportabile era lei. Quando la guerra entrerà nella vita sua e della sua famiglia, ci saranno molti cambiamenti e problemi da risolvere ma anche irrisolvibili.

Fing si è comportata in modo un po’ troppo freddo e avido con Lidwien, secondo me, mentre io non mi sarei mai voluta comportare così, anche se probabilmente lo avrei fatto anch'io.
L’immagine della casa dell’Imperatore dei sigari mi è piaciuta molto (l’orologio a pendolo con le lancette a forma di sigaro, il divanetto occupato dalle cinque enormi bambole…) soprattutto le stanze della servitù: buie ma allo stesso tempo piene di vita; nella stanza di Anna, la governante, che non è quella donna di pietra, fredda e precisa, che appare ma anche lei ha una famiglia, un cuore e dei sentimenti.

Quando scrivo, anche se non sono una scrittrice, mi sembra sempre di mettere troppi dettagli, descrizioni, una specie di tormento che mi fa sentire il testo traboccante; in questo libro ce ne sono molte di belle descrizioni, purtroppo qualche volta non sono riuscita ad apprezzarle.

Una cosa che non ho tuttora capito è: chi sono le “giacche nere”? Dei soldati? Criminali a parte?
La fine mi ha fatto venire una raffica di domande sul seguito, che ti fa provare quella sensazione di insaziabilità.
Questo libro lo consiglio soprattutto alle ragazze dagli 11 ai 14 anni, quindi durante la fase, più o meno di crescita.
Mi sono ritrovata molto spesso in Jes, anche perché anch'io sono la più piccola della famiglia. Le volte in cui Fing e Jes vivono avventure insieme, mi ricordano molto me e mia sorella; per esempio quella volta in cui a casa di nostra nonna abbiamo scoperto una porta nascosta dietro un armadio; oppure la prima volta che siamo andate nella piscina grande, dove ci stanno i ragazzi e le ragazze dalla nostra età e cercavamo di toccare il fondo senza successo.

La maggior parte del libro è ambientato durante la seconda guerra mondiale, quindi ci sono molte connessioni col mondo reale.
Quando i soldati arrivano in Olanda, all'inizio non ti rendi veramente conto che c'è una guerra, ma poi percepisci i sentimenti che stanno dietro a quella brutale guerra. Ad esempio quando Fing ci dice “non osavo voltarmi ma sentivo dei passi dietro di me.”


m294c232

3C, Scuola media Trombini, Tirano, (SO) 5 anni fa

Mi è piaciuta molto. La consiglio alle persone che amano i libri sull'amicizia.


Farfalla16

3A, Scuola Secondaria di I grado “L. da Vinci", Bologna 5 anni fa

Il libro mi è piaciuto molto per molti aspetti tra cui il modo di affrontare la vita


bettina

2C, Scuola Secondaria di I grado “A. Zammarchi”, Manerbio (BS) 5 anni fa

La storia mi è piaciuta per il modo coraggioso di affrontare la vita e perché insegna a non tirarsi indietro. In alcuni passaggi si dilunga troppo nella descrizione dei particolari annoiando il lettore.


Lampone17?

3D, Scuola media Trombini, Tirano, (SO) 5 anni fa

Il libro è un po' noioso ma a metà iniziano le parti più interessanti e ha un finale più e meno triste.


Gegi06

3D, Scuola media Trombini, Tirano, (SO) 5 anni fa

Il libro é scritto bene, ma in alcune parti é un po' monotono. Fa riflettere sulla guerra, e come essa influisce sulla popolazione.


yoyoarcobaleno

2A, Scuola Media Europa, Milano 5 anni fa

È una storia molto appassionante,entusiasmante,bella e graziosa.
La storia ha un difetto:a volte dirotta leggermente fuori tema.
Questa storia insegna valori importanti,per esempio il coraggio,la determinazione,la famiglia...
Una storia perfetta per le persone che amano le situazioni familiari complicate con ragazze caparbie,magari indietro nel tempo.Simile a Piccole Donne e Piccole Donne Crescono.
È fantastica,e nonostante le piccole imperfezioni che possa avere è il mio nuovo libro preferito!Ve lo consiglio!