2018 - 2019

Xanadu - Archivio

2018 - 2019

Turn on the bright lights

Interpol

Matador Records, 2002


I want your silent parts The parts that the birds love I know there’s such a place I had my back turned You didn’t realize I’m lonely You lack the things To which I relate But I see no harm Come away, come away, come away It’s over

Turn On the Bright Lights è il disco d'esordio degli Interpol. Alla sua uscita, all’inizio degli anni Duemila, riscosse immediatamente un grande successo, soprattutto per aver riportato in auge un suono cupo e misterioso - ma allo stesso tempo morbido e avvolgente – che fu proprio di gruppi dei primi anni Ottanta come i Joy Division e i Cure. Gli Interpol non furono gli unici in quegli anni a rifarsi alla new wave post-punk, ma queste undici canzoni, oscure, claustrofobiche e dense, fatte di tappeti di chitarre riverberate, batterie quadrate, implacabili, e stilettate improvvise e taglienti, illuminano di luci fredde gli angoli bui delle nostre città, dei nostri animi. Sono storie dolenti e inquiete quelle raccontate dalle parole cantate da Paul Banks, esplorazioni dell’Ombra. 


marta.facheris02

3B, Liceo Linguistico IIS "Vittorio Bachelet" 5 anni fa

Questa canzone non mi ha entusiasmato né convinto pienamente nonostante appartenga ad un genere che ascolto frequentemente. Reputo, infatti, il ritmo un po' troppo ripetitivo e malinconico e il testo di significati a tratti oscuri. Non comprendo bene, per esempio, chi sia la "lei" di cui si parla (inizialmente sembrerebbe trattarsi di una donna, successivamente pare una metafora, ma non è chiaro a cosa si riferisca). I termini negativi, inoltre, sono fin troppo numerosi ("accoltellerai", "malvagia", "male", "fare a pezzi", "non"), senza uno spiraglio di speranza. Ho apprezzato maggiormente il sottofondo delle chitarre, che hanno saputo creare passaggi intensi. In generale prediligo canzoni dal ritmo più vario, in grado di "trasportarmi" e mantenere viva la mia attenzione.


Marta cazzaniga

3B, Liceo Scientifico IIS "Vittorio Bachelet", Oggiono, (LC) 5 anni fa

Album non del genere moderno che ascolto solitamente, impegnativo sia a livello di melodia che a livello di testi. Alcuni passaggi sono difficili da comprendere, anche se i temi (tra cui quello di un amore finito) sono comunque contemporaneo e spesso trattati. Il soul insolito suscita inquietudine e i bassi profondi che quasi coprono gli altri strumenti si fanno subito notare dalle prime note dell'album. Consigliato per chi ama il genere indie rock degli interpol. Undici tracce che percorreranno varie tipologie di sound, dal pizzicato al profondo, in modo che l'ascoltatore possa così godere di un'esperienza completa.


Aliiiiii05

1E, Liceo "Laura Bassi", Bologna 5 anni fa

Nonostante non sia il mio genere musicale la canzone è molto bella, anche se continuo a non capire alcune frasi della canzone e il collegamento che abbiano con il tema generale della canzone. La parte finale del brano mi è molto piaciuta e trovo che il testo e la musica siano abbinati perfettamente: più l'ascolto e più mi piace.


Nicholas Tonelli

1DM, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

La mia prima impressione ascoltando questa canzone non è molto positiva, non solo perchè non è esattamente il mio genere di musica. Nonostante l'abbia ascoltata più volte, leggendo il testo e la traduzione, non riesco a comprendere il vero significato della canzone, quello più profondo.
La canzone parla delle riflessioni di un uomo separato, a cui manca la sua ex moglie/fidanzata e di cui non riesce a fare senza. Non riesco a capire il senso del ritornello in cui viene ripetuto "Lei sa leggere"; la sensazione che mi scaturisce è di profonda inquietudine


Mayeki

2AG, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

Questo disco è fatto da testi inquietanti, oppure tristi, o anche malinconici. La musica si fonde bene con le parole, e ti fa entrare in un mood in cui la mente si perde facilmente. L'album però sembra una canzone da quarantotto minuti, ininterrotta. Se sei inquietato, triste, oppure malinconico, questo disco ti piacerà e lo sentirai tuo, sennò sono solo grida stonate sotto una batteria martellante ed un basso avvolgente, in cui le chitarre si perdono e non spiccano, creando quindi un suono poco melodico.


FedeZambo

2BG, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

La canzone, a mio avviso, è veramente incredibile, per la sua capacità di prendere l'ascoltatore e di non lasciarlo più, facendolo sprofondare in un limbo di angoscia e inquietudine, oltre che di vero e proprio "amore malato". Il ritmo è veramente adatto alla canzone, il testo pure. Nonostante il rock non sia il mio genere musicale preferito, devo ammettere che con questo pezzo mi hanno letteralmente fatto emozionare, oltre che riflettere.


Luc1153141

1DM, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

Obstacle 1 è davvero mozzafiato. Questa canzone riesce a produrre un'atmosfera tenebrosa e schiacciante, un senso di claustrofobia, che fa letteralmente rabbrividire. Io penso che il testo parli di un ragazzo innamorato che vorrebbe tornare ai vecchi tempi di quando aveva passato dei bellissimi momenti con una ragazza.
Il ritmo è costante e più sostenuto a confronto degli altri brani, il lavoro perfetto delle chitarre che si incrociano è a dir poco elettrizzante, e poi nel finale si fonde con la voce tagliente di Paul Bank.
Nel complesso “Obstacle 1" mi ha colpito molto, come anche altri brani presenti in "Turn on Bright Lights", ad esempio “Untitled" o “NYC", ma nonostante ciò "Obstacle 1" rimane il mio preferito. Il suo ritmo veloce e costante, l'atmosfera pressante che crea attorno all'ascoltatore le sensazioni un po' cupe e ombrose mi hanno trasportato momentaneamente in un altro mondo molto lontano, hanno fatto diventare questa canzone (per me) un brano perfetto.


valentina t.

2AL, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

Li potrei ascoltare mille volte. Non sono mai ripetitivi, mai banali, ma sembra anzi che riservano sempre qualcosa di nuovo ogni volta che ascolto quest'album.
La voce del cantante Banks, sicuramente da premiare; appare malinconica ma allo stesso tempo lascia molto spazio alla parte strumentale.


Niky

1DM, Liceo "Rosmini", Rovereto (TN) 6 anni fa

The obstacle 1 è una delle canzoni più rappresentative dell’album Turn On the Bright Lights degli Interpol.
Il testo della canzone è piuttosto oscuro ma trasmette comunque sentimenti di ansia e inquietudine: in particolare il riferimento a una lei che può leggere e che è cattiva fa presupporre un pericolo imminente.
Mi piace molto il ritmo perché trovo ci sia una grande sintonia tra musica e testo. Nonostante i suoi diciassette anni la canzone si fa valere.