“In questa stanza, vuole dire?”
“No”. Il Donatore scosse la testa e si portò una mano al viso e poi al petto. “Qui, dentro di me. Dove esistono le memorie”.
In un mondo parallelo, le persone vivono in modo perfetto ma il prezzo da pagare per la perfezione è alto: non provare alcuna emozione.
La gente vive in unità familiari formate dai due genitori e da due figli: un maschio e una femmina. A ogni compleanno a ciascuno viene affidato un compito e a dodici anni a tutti i ragazzi viene svelato il lavoro che dovranno svolgere da adulti per iniziare la pratica.
Il protagonista, Jonas, ha dodici anni e non aspetta altro che conoscere il suo futuro lavoro. A Jonas viene affidato il compito più importante della società: l’accoglitore di memorie. Quest’ultimo ha il dovere di tenere nella testa tutte le memorie fino al tempo presente. Jonas inizia l’addestramento dal vecchio accoglitore di memorie: il donatore. Il protagonista ascoltando le memorie dei momenti piacevoli, dei momenti di ansia, dei momenti tristi e dei momenti di paura inizia a provare qualcosa: emozioni. Jonas non fa più parte della massa, smette di seguire le regole, si fa affascinare dai colori e dalle emozioni della vita e inizia a vedere il mondo con occhi nuovi.
Con l’addestramento, però, Jonas scopre anche memorie terribili e capisce che il mondo in cui viveva era perfetto solo all’apparenza: i bambini inadeguati venivano uccisi, ogni difetto veniva cancellato o nascosto. Questa era la fine che spettava a Gabriel: un bambino che da poco tempo era entrato a far parte della famiglia di Jonas. Per salvarlo, il protagonista fugge con Gabriel oltrepassando il confine delle memorie. Le persone riusciranno a riprendersi le proprie memorie?
Virginia