Hugo è un bambino orfano che vive nella Parigi degli anni Trenta presso uno zio ubriacone che si occupa della manutenzione degli orologi della stazione. Un giorno però scompare anche lo zio e Hugo terrorizzato dall’idea di essere rinchiuso in un orfanotrofio si costruisce un rifugio nei cunicoli segreti della stazione.
Le sue giornate sono dedite alla carica e alla manutenzione degli orologi - così nessuno si accorge che lo zio se n’è andato - e alla riparazione di un automa avuto in eredità dal padre, che, Hugo ne è convinto, una volta riparato riprodurrà un messaggio che il padre ha lasciato per lui. Per aggiustare l’automa Hugo deve rubare i componenti al chiosco di un vecchio giocattolaio che un giorno, però, lo sorprende, gli ruba il taccuino su cui sono scritte le indicazioni per le riparazioni e lo costringe a un patto: se il ragazzo rivuole indietro il suo taccuino dovrà lavorare gratuitamente per il vecchio giocattolaio. Hugo non ha alternativa e accetta, ma proprio quell’imprevisto gli permetterà di conoscere Isabelle. Da quell’incontro la sua vita cambierà completamente.
Il libro, di ben 544 pagine, ha la bellissima peculiarità di narrare buona parte della storia per immagini