Nata nel 1980 a Narni, nella provincia umbra, Maria Giulia Cotini sembra proprio far parte di quel gruppo di persone che affronta ogni ostacolo con un sorriso. Ad esempio pratica karate da quando aveva 10 anni, ma lo fa stando in ginocchio perché è affetta da tetraparesi spastica, che le limita i movimenti delle braccia e delle gambe. Nemmeno i deficit all’udito e alla vista l’hanno fatta desistere dallo studio e dal laurearsi in Storia delle religioni.
Ora ha pubblicato anche il suo primo libro, Shotaro – Il bambino che voleva diventare samurai, in cui racconta una storia vicina alla sua, in cui il coraggio di affrontare i propri limiti è ciò che serve per essere felici.