Originario del New Jersey, è il quattordicesimo e ultimo figlio del ministro metodista. Durante l’Università, più che per gli studi dimostra interesse per il baseball, il football e per la cittadina di New York City’s Bowery, nota per le case da gioco; è in questo periodo che comincia a collaborare come giornalista free-lance per il New York Tribune, iniziando quell’attività che rimarrà sempre la sua principale fonte di guadagno.
Hemingway ha definito il suo secondo romanzo, Il segno rosso del coraggio, come «uno dei migliori libri della nostra letteratura».
Nell’ultimo anno di vita soffre per i crescenti attacchi di tubercolosi, aggravati dall’intenso lavoro cui si sottopone. Come fosse posseduto, continua a scrivere senza sosta. Il 5 giugno del 1900 muore all’età di soli ventotto anni in un sanatorio della Foresta nera, in Germania.
Bibliografia
Il segno rosso del coraggio, Garzanti
Il passo della giovinezza: racconti, SugarCo
Racconti del West, Sellerio
Maggie, ragazza di strada, Newton Compton
La prova del fuoco, Einaudi
La morte e il bambino: racconti della guerra civile americana, Mondadori
Il mostro, Marsilio