Le persone erano animali, e gli animali non erano altro che denti. Bisognava mordere il prima possibile, e farlo spesso. Era quello l’unico modo di sopravvivere.
1870 circa, Inghilterra. Faith ha imparato fin da piccola a nascondere dietro le buone maniere la sua intelligenza acuta e irriverente. Insieme alla sua famiglia, un fratellino timido e introverso, una madre sempre pronta a contraddirla e a nascondersi dietro una facciata di perbenismo, uno zio dai modi dolci e gentili e un padre, famoso archeologo, che ha perso la fiducia dei colleghi per uno scandalo, si ritrova a fuggire su un’ isola abitata da una comunità ostile. Da sola, Faith si ritrova a fare i conti con un mistero di famiglia inspiegabile e con una pianta dagli strani poteri. Una pianta antica, forse quanto il mondo, che si nutre di segreti e bugie ma capace, a chi l’ accudisce, di rivelare grandi e scomode verità.
Molto bello, oltre ad avere una trama intrigante fa vedere come vivevano le ragazze di quell'epoca.
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Faith e l'albero delle bugie
La frase che ti è piaciuta di più
Le frasi sono 3:
1)Noi non siamo che un battito di ciglia, una battuta di spirito nel cuore di una tragedia.
2)Quando tutte le porte sono chiuse, si impara a passare dalle finestre.
3)Sono stufa delle menzogne» disse Faith. «Io non voglio nascondermi, come ha fatto Agatha.»
«E cosa vuoi fare, allora?» domandò Myrtle.
«Voglio aiutare l'evoluzione.»
L'evoluzione non colmava Faith dello stesso orrore che aveva provato suo padre. Perché avrebbe dovuto dolorsi del fatto che nulla era scolpito nella pietra? Tutto poteva cambiare. Tutto poteva migliorare. Tutto stava migliorando, centimetro dopo centimetro, così lentamente che lei stessa non era in grado di coglierlo, ma il fatto di saperlo le dava forza.
«Mia piccola cara, non ho la più pallida idea di cosa tu voglia dire.»
Faith pensò al modo migliore per riformulare il suo proposito.
«Voglio essere un cattivo esempio» disse.
«Capisco.» Sua madre si stiracchiò, accingendosi a passeggiare verso la prua, «Bè, mia cara. Credo che tu abbia iniziato in modo eccellente.»
La musica che metteresti come colonna sonora
Per Elisa di Beethoven
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Molto bella l'idea delle radici e dei rami che scendono in profondità e che mi ricordano le bugie dell'albero.
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Un albero che si alimenta con delle bugie, una ragazza e un omicidio, questi sono gli ingredienti per un libro intrigante.
Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo
Vorrei sapere da dove ha preso l'ispirazione per l'albero delle bugie, il libro mi é piaciuto molto anche grazie al fatto che adoro l'epoca vittoriana.
La protagonista del romanzo, ambientato nell’ Inghilterra vittoriana, è Faith, una ragazza obbligata dai comportamenti del tempo a nascondere, sotto le buone maniere, la sua intelligenza, la sua curiosità e l’ amore per le materie scientifiche. Vive con suo fratello che è come il principino della casa perché, essendo maschio, è l'erede della fortuna di famiglia anche se è più piccolo di lei, con la madre, una perfetta donna dalle buone maniere e dalle chiacchiere frivole e con il padre, un uomo religioso, molto riservato, cupo e studioso di fossili. Una morte improvvisa segna l’ inizio di un’ avventura magica e ricca di misteri per Faith, un’ eroina tenace in cerca del suo posto nel mondo.
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Faith e "Quella"
La frase che ti è piaciuta di più
"Ma è un nome femminile. È stata una donna a scrivere questo. E se è così … allora anch'io posso farlo!"
La musica che metteresti come colonna sonora
“Silencio” di Beethoven
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Mi piace molto, soprattutto l'albero nero, con quelle lunghe radici che sembrano sostenere il titolo.
Mi piacerebbe sapere come ha creato questa meravigliosa copertina.
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"Passione, misteri e curiosità vi travolgeranno"
Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo
Signora Hardinge complimenti! Il suo libro, scritto con cura e passione, è davvero interessante.
Qual è lo spunto da cui è partita per iniziare a scriverlo?
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