Un bambino nato con le labbra sigillate. Un elefante incatenato sul tetto di un palazzo. Una bambina che si nasconde nell’intercapedine tra due case, e non ne esce più. Un uomo grassissimo, gran maestro di scacchi, che vive in un vecchio autobus con un gatto che si chiama Pedone.
Sembra di essere in uno strano sogno, affascinante e spiazzante, con una logica tutta sua. Seguiamo il bambino e lo vediamo crescere (anche se solo mentalmente, visto che rimarrà fisicamente piccolo): grazie all’allenamento e ai consigli del suo enorme maestro, con gli anni, diventa un ottimo scacchista, al punto da essere soprannominato “Piccolo Alechin” per il suo gioco così simile al celebre poeta della scacchiera. Ma il ragazzo è ancor più bizzarro: ama giocare nascosto sotto il tavolo, con un gatto in braccio. Diventa un vero fenomeno, anche se nessuno nemmeno conosce il suo viso.
Questa storia così avvincente fa fare un tuffo nel mondo degli scacchi, porta il lettore a immedesimarsi nel protagonista e ricordarsi dei dolci anni della fanciullezza.
Nonostante molti riferimenti al gioco, il romanzo è comprensibile a tutti, non solo agli appassionati.
Dopo questa lettura, è possibile, attraverso il pensiero, ritornare bambini e rivivere attimi di libertà e spensieratezza e aiuta a rendersi conto di quanto sentirsi "bambini" sia fonte di sollievo.
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Il gioco della vita: l'importanza della fanciullezza
La frase che ti è piaciuta di più
Per un po' il bambino fissò e4. Pur non conoscendo il significato di "scaltrezza", "sontuosità" e "vestigia", poté cogliere la luce particolare emessa da e4. Capì perfettamente che quella luce era speciale perché era un'impronta che aveva impresso con le sue proprie forze, e che sarebbe rimasta per sempre, anche dopo la sua morte. Sapeva già tantissime cose: molte più di quelle che il Maestro pensava sapesse, molte di più di quelle che lui stesso pensava di sapere.
La musica che metteresti come colonna sonora
Current Joys - Kids
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
La copertina è adatta al contenuto del romanzo ma solo dopo la lettura si può cogliere l'intenzione della scelta dell'editore.
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I giochi sono fatti di regole, ma nel gioco della vita, queste, non devono essere sempre rispettate.
Nonostante la sua scorrevolezza, ho trovato la trama pesante, e mi si è rivelata interessante unicamente nella parte finale del libro: infatti inizialmente ho fatto molta fatica a continuare a leggerlo.
Forse potrebbe essere un libro adatto agli appassionati di scacchi, poiché ci sono molti riferimenti al gioco.
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Scacchi possibili
La frase che ti è piaciuta di più
Il mare degli scacchi è molto più ampio e profondo di quanto tu creda
La musica che metteresti come colonna sonora
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L'illustrazione della copertina mi piace, sebbene io non scorga un netto riferimento al libro
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Racconto appropriato a coloro che sono interessati agli scacchi, ricco di rimandi al gioco
Questa storia mi è piaciuta molto: è coinvolgente, nonostante l'atmosfera quasi surreale che si delinea durante la lettura.
Consiglio questo libro ai giocatori di scacchi (come me): i riferimenti a questo meraviglioso gioco non mancano di certo; gli appassionati troveranno inoltre una serie di metafore che mostreranno loro quanto quel gioco sia presente nella vita quotidiana.
Non siete giocatori di scacchi? Non preoccupatevi! Questo libro non necessita di conoscenze del gioco; anzi, vi ci farà appassionare! Lo raccomando vivamente a tutti coloro che stanno leggendo in questo momento il mio commento.
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Diventare grandi è una tragedia. Non serve essere grandi per godersi un tuffo nell'illimitato mare degli scacchi.
La frase che ti è piaciuta di più
«L'annotazione della cronaca della partita si chiama registrazione delle mosse. Qualunque partita può essere riprodotta se viene messa per iscritto. E se ne può riassaporare non solo il risultato, ma ogni sua caratteristica: l'eleganza, la sagacia, la brillantezza, la scaltrezza, la magnanimità, la sontuosità delle mosse dei vari pezzi. Anche se il giocatore ormai è morto la registrazione delle mosse gli sopravvive. Nel gioco degli scacchi possiamo affidare ai vari pezzi le vestigia della nostra esistenza.»
La musica che metteresti come colonna sonora
Aria sulla quarta corda – Johann Sebastian Bach
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Secondo me la copertina è adeguata alla storia e fa riferimento alla metafora più ricorrente nella racconto.
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Per scacchisti e non: un romanzo veramente affascinante.
Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo
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