2020 - 2021

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Yoko Ogawa

“Ogni volta che scrivo un romanzo, la parte del corpo che lavora più intensamente sono le orecchie. Posso sentire il rumore dell’esplosione di una stella che scompare ai confini dell’universo, oppure il lamento di una persona morta tra le ceneri di un forno crematorio in un campo di concentramento. A tutte queste anime, offro un posto dove stare, il racconto. Per me, scrivere, equivale a compiere questa missione.” Nata nel 1963 Yoko Ogawa è una scrittrice giapponese, le sue opere si fondano sull’importanza dell’esplorazione psicologica degli aspetti più bui e grotteschi della natura umana. Dopo essere cresciuta in una famiglia le cui influenze erano fortemente scintoiste, si laurea nel 1984 in lettere all’Università di Waseda. Per un periodo lavora come segretaria nella facoltà medica di Kawasaki, una fase lavorativa che la influenza molto nelle sue opere. Nel 1988 inaugura la sua produzione letteraria con il suo primo romanzo Quando la farfalla si sbriciolò per il quale ottiene il premio letterario Kaien. La scrittura di Yoko è estremamente particolare ed affascinante: le giovani donne dei suoi racconti solitamente non hanno un nome e l’autrice si riferisce a loro attraverso l’occupazione che svolgono, nonostante la narrazione in prima persona i suoi personaggi spesso sembrano ignari di ciò che stia accadendo. C’è spesso un’atmosfera sia surreale, a tratti sognante, sia grottesca e ambigua. 


Bibliografia

La formula del professore, Il Saggiatore, 2015

L’anulare, Adelphi, 2007

Una perfetta stanza di ospedale, Adelphi, 2009

Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto, Il Saggiatore, 2015

L’isola dei senzamemoria, Il Saggiatore, 2018

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