2017 - 2018

Xanadu - Archivio

2017 - 2018

Cos'è Xanadu

Xanadu è un luogo, forse. Ne hanno parlato e scritto in tanti nel corso dei secoli, ma anche se ora dicono di averlo trovato non ci sono prove che esista davvero.

Puoi trovare qui informazioni su Xanadu nell’immaginario.

Di sicuro, oggi è anche un progetto per ragazzi basato su libri, fumetti, canzoni e film, diffuso in molte biblioteche e scuole italiane, e ha vinto diversi premi, tra cui quello del Ministero per i Beni Culturali come miglior progetto sulla lettura.

Si rivolge agli studenti dalla seconda media alla quarta superiore di tutta Italia.

Nasce a Bologna da un’idea di Hamelin, in collaborazione con alcune scuole e la Biblioteca Salaborsa Ragazzi.

Oggi sono numerose le affiliazioni sul territorio nazionale: una rete che collega diverse scuole medie e superiori, biblioteche scolastiche, comunali e di quartiere, in un percorso culturale che intreccia le diverse forme d’arte e di raccontare storie: è in sostanza un tentativo di mettere in comunicazione pensieri e riflessioni di ragazzi dai 12 ai 17 anni di tutta Italia.

Come il luogo misterioso di cui si racconta, raccoglie sogni collettivi possibili e impossibili a partire dalle arti: una comunità per lettori ostinati, appunto, in cui ci si possano scambiare consigli e informazioni, e si possa riflettere su temi e su mezzi espressivi, immergersi nelle storie.

LA STRUTTURA

Si parte da alcuni libri fondamentali, ognuno rappresentativo di un tema o di un genere letterario, dai quali si diramano alcuni percorsi che consigliano altri libri, film, graphic novel e dischi a quello collegati.

Per le superiori : 6 storie principali, 40 collegate, 47 titoli totali.

Per le 3° medie: 5 storie principali, 35 titoli totali.

Come scegliere: ogni ragazzo sceglie almeno 3 storie all’interno del sito in totale libertà.

Unico vincolo è che almeno una delle tre sia un libro.

Festa Finale: a fine maggio tutte le classi che hanno partecipato sono invitate ad un incontro con alcuni degli scrittori dei libri più votati. Durante la festa, che si tiene a Bologna, verrà svelata la classifica e proclamato il libro vincitore.

L’immagine in homepage è di BIANCA BAGNARELLI

Xanadu nell'immaginario

Il primo a parlare di Xanadu è stato niente meno che Marco Polo, forse il più grande viaggiatore di tutti i tempi, che ha raccontato di una città meravigliosa con questo nome, fatta costruire da Kublai Khan in persona, nei suoi resoconti di viaggio, noti come Il Milione.

Poi la fantomatica città è rimasta avvolta nel mistero, finché il grande poeta inglese Samuel Coleridge, dopo averne letto, e sotto l’effetto dell’oppio, ha scritto a gran velocità il suggestivo poema Kubla Khan, uno dei suoi capolavori, assieme alla Ballata del vecchio marinaio.

L'idea centrale nel componimento è il recupero delle forze oscure e irrazionali della natura e dell'uomo, tipico del particolare momento storico e culturale di passaggio da illuminismo a romanticismo.

In seguito altri artisti, ispirati da questo poema di Coleridge, hanno recuperato il nome Xanadu:

Lee Falk e Phil Davis, creatori del celebre fumetto Mandrake, hanno voluto dare il nome Xanadu al rifugio segreto del grande illusionista.

Più tardi, a fine anni '70, la DC Comics creò un nuovo personaggio, femminile, anch'essa con poteri occulti: Madame Xanadu

Il grande regista Orson Welles ha chiamato così la dimora mausoleo del protagonista del film Quarto potere (Citizen Kane, 1941), una sorta di reggia in cui un ricchissimo magnate, proprietario di molteplici fonti di informazione e pretendente alla presidenza del paese, ha raccolto una serie infinita e disordinata di vestigia ed oggetti provenienti da culture di tutto il mondo.



Xanadu è anche un musical con Olivia Newton John e Gene Kelly, e una canzone dei Rush.




Ma per gli amanti delle tecnologie, Xanadu è soprattutto il nome di un progetto ipertecnologico e utopistico, rimasto incompiuto, di una rete bibliotecaria universale, digitalizzata e multimediale, progettata dal programmatore Ted Nelson negli anni Sessanta, quando i computer erano ancora giganteschi. Nelson è stato l'ideatore dell'ipertesto, ovvero di quella forma di testo informatizzata su cui oggi si basa l'intera rete web, compreso ovviamente questo sito.