2020 - 2021

Xanadu - Archivio

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L'isola dei senza memoria

Yoko Ogawa

Il Saggiatore, 2018


...non è nè doloroso nè penoso. Ti sveglierai nel letto un giorno e sarà tutto finito, prima che te ne accorga. Prova a restare in ascolto con gli occhi chiusi e a sentire il flusso dell'aria mattutina: avvertirai qualcosa di diverso dal giorno precedente. Così anche tu capirai che cosa hai perso, che cosa è scomparso dall'isola.

Immagina un cielo senza uccelli. O un prato senza fiori. O un mondo senza arte. Non è così difficile in realtà, solo tristissimo e orrendo. In questa isola da qualche anno è la normalità: non è che le cose, gli animali, i suoni spariscano in sé improvvisamente, ma è la capacità delle persone di ricordarseli, e dargli significato. Ci si sveglia un mattino, si vedono uccelli in cielo, e li si guarda con indifferenza, come fossero delle macchie senza senso. Il ricordo da quel momento inizia a svanire, fino a sparire del tutto. E ad aiutare la popolazione nella rimozione c'è la polizia segreta, che cerca ovunque tracce e le distrugge. La protagonista è una giovane donna, che un giorno si trova gli agenti alla porta: sanno che il padre, morto da un po', era un ornitologo, ma gli uccelli sono appena scomparsi. Entrano, ribaltano lo studio, portano via in grandi sacchi ogni appunto, disegno, fotografia che possa ricordare a qualcuno che un tempo esistevano degli animaletti volanti.

Una vera dittatura, che rende l'epidemia della perdita di memoria ancor più tremenda. E se un giorno a sparire fosse la consapevolezza di una parte del corpo, o del cuore?

Cosa si può fare per resistere? E ha senso rischiare tutto per custodire i ricordi di nascosto?

“L’ isola dei senza memoria” è un libro che mi ha colpito particolarmente per come l’autore si é immedesimato nelle vite delle persone che progressivamente perdono la memoria. Mi è piaciuto molto anche perché il libro fa riflettere su quanto le cose siano importanti e che poi ad un certo punto perdono il loro valore, in questo caso la scomparsa degli oggetti. Mi è particolarmente piaciuta la storia, perché suggestiva e perché molto particolare, diversa dalle storie che leggo di solito. Il ritmo era molto fluido e dolce, capace di farti entrare nella storia e credere di essere parte della vicenda. Mi sono piaciuti particolarmente alcuni personaggi, perché pieni di speranza nonostante il mondo andasse a rotoli. È un libro che consiglio fortemente, perché fa riflettere su quanto le cose che abbiamo siano importanti.

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La terra dai ricordi svaniti

La frase che ti è piaciuta di più

“L’ energia che si libera al momento di ogni scomparsa è spaventosa: non è violenta, ma radicale, immediata, concentrata. Di questo passo, quando non saremo più in grado di compensare le cose scomparse, l’ isola si riempirà di vuoti. Mi angoscia l’ idea che diventi vuota, inconsistente e che all’improvviso scompaia senza lasciare traccia.”

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La terra dai ricordi svaniti

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Secondo me la copertina scelta per questo libro lo rappresenta al meglio. È davvero molto significativa, perché rappresenta una persona, secondo me la protagonista, che piano a piano scompare in una grande distesa d’ acqua. Secondo me questa copertina rappresenta al meglio il libro e lo descrive al cento per cento.

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Il mondo dal punto di vista di coloro che la memoria non l’ hanno più.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Complimenti! Ha scritto un libro fantastico, ha saputo entrare nei personaggi e raccontare la loro storia al meglio, la cui vita piena di gioie e di dolori, che li hanno resi vivi.