2017 - 2018

Xanadu - Archivio

2017 - 2018

L'origine

Thomas Bernhard

Adelphi, 1992


Con questo testo che ripercorre i suoi anni giovanili, Thomas Bernhard ha scritto non tanto un libro di formazione ma di de-formazione. Thomas da giovane ha infatti molto subìto e si è molto ribellato, in contrasto perenne con il mondo che lo circonda. In quegli anni che sono fondamentali per qualsiasi essere umano, perché delineano l’adulto che sarà, Thomas trova in questa rivolta continua la sua “origine”.

È la vita scolastica il nucleo attorno a cui esplodono i conflitti di una giovinezza all’insegna dell’insofferenza nei confronti delle autorità non autorevoli, tutte accomunate dalla repressione delle potenzialità dei singoli, siano le istituzioni nazional-socialiste o quelle, dopo la Seconda guerra mondiale, cattoliche. Il grande maestro di Bernhard è invece il nonno materno, uomo libero e sempre critico di ciò che lo circonda, ma anche involontariamente causa dei problemi di Thomas nel suo volere per il nipote quell’istruzione superiore che è invece fonte per lui di grande disagio.

Nel suo stile torrenziale, Bernhard descrive proprio quel fiume di sentimenti scuri e conflittuali che invadono coloro che, guardandosi attorno, non capiscono e non accettano le insensatezze e le brutture che li circondano.

Il libro di Thomas Bernhard, L'origine, è molto complesso dal punto di vista stilistico e lessicale. Qui l'autore parla del periodo compreso tra i 15 e i 17 anni, un periodo molto difficile passato all'interno di un collegio dove i ragazzi venivano educati al nazionalsocialismo, retto da sacerdoti cattolici. Bernhard da questa esperienza ha ricevuto una grande lesione interiore che più volte lo spingeva a suicidarsi ma che grazie a uno strumento musicale, il violino riusciva mano a mano a colmare. Infatti suonando il violino riusciva in qualche modo a sfuggire al peccato più grande che è il suicidio. L'autore utilizza molte ripetizioni, infatti il libro può sembrare apparentemente noioso e appunto troppo ripetitivo, ma se il lettore vuole davvero scoprire il significato interiore e profondo che il libro nasconde consiglio vivamente di leggerlo, ma con molta attenzione, soprattutto ai particolari.

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Il violino magico

La frase che ti è piaciuta di più

Il collegio come carcere significa l'incessante inasprirsi delle punizioni e infine la totale assenza di ogni via di scampo e di speranza. Chi vi è stato rinchiuso non comprende come mai coloro che lo amavano, così almeno ha sempre creduto, abbiano potuto in piena coscienza gettarlo in questo carcere di Stato, e ciò che lo assilla soprattutto fin dai primi giorni è, per ovvia conseguenza, il pensiero del suicidio.

La musica che metteresti come colonna sonora

la vita è bella, di Nicola Piovani

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Penso che la copertina sia adatta al libro perchè rispecchia anche lo stato d'animo dell'autore che si sentiva solo e depresso

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prima di agire...pensa!


In questo libro, Bernhard, riesce a trasformare il racconto della sua biografia adolescenziale in critica verso la societá della Seconda guerra mondiale, che dapprima con il nazionalsocialismo e successivamente con il cattolicesimo, educava negativamente tanti poveri giovani. Il racconto si divide in due parti; mentre nella prima metà l'autore si concentra nel descrivere l'idea di suicidio a cui i cittadini di una società degradata sono costretti, nella seconda preferisce spendere parole d'odio e di delusione nell'elencare tutti i difetti presenti nella società e di conseguenza nell'istruzione. Questo é senz'altro un buon libro, anche se tuttavia bisogna impiegare un certo impegno e dedizione nel leggerlo, a causa dei temi trattati e della forma in cui sono descritti. Thomas Bhernard, più nella prima che nella secpnda parte, é solito usare periodi quasi interminabili. Tuttavia riesce a facilitare la comprensione grazie all'uso della tecnica delle ripetizioni, dove uno stesso concetto viene riportato più volte ma affrontato in modo differente.
Consiglio la lettura di questo libro non solo ai ragazzi, che possono riconoscere i propri sentimenti in quelli dello scrittore, ma anche a chi é interessato ad approfondire il proprio punto di vista sulla società e l'istruzione del XX secolo.

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Sintomi di guerra

La frase che ti è piaciuta di più

"Noi guardavamo i cumuli di macerie e coloro che cercavano disperatamente delle persone fra quei cumuli di macerie, e in quel momento ho visto tutta la desolazione di coloro che personalmente venivano coinvolti nella guerra, l'essere umano totalmente umiliato e in balìa degli eventi, che ad un tratto diventa consapevole della propria inermità, della propria insensatezza."

La musica che metteresti come colonna sonora

Camille Saint-Saëns "Il cigno" da Il carnevale degli animali

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Ottima copertina. Si intuisce velatamente l'analogia tra il poeta e il Sole raffigurato in copertina solo una volta finito il libro. Così come il poeta deve superare l'ostacolo della cattiva istruzione, anche il Sole all'alba deve superare il muro affinchè risplenda.
Approvo la scelta di un giallo molto caldo che si amalgama e accompagna l'immagine dell'alba, e che si distacca dall'idea del giallo come colore vivace.

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L'origine: istruzione al suicidio


In questo libro Bernhard critica molti aspetti della società, e questo lo fa mentre racconta la sua vita.
Sono presenti molte descrizioni di luoghi colpiti e distrutti dalla guerra, e vengono messe in evidenza le sue sensazioni.
La vita dell'autore non deve essere stata molto facile, infatti la descrive in modo cruento usando un lessico alto.

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la società vista dagli occhi di un ragazzo

La frase che ti è piaciuta di più

Nelle scuole, e soprattutto nelle scuole superi ossia secondarie, l'indole naturale dell'allievo si snatura a causa delle inutile marce nozioni con cui questi allievi vengono continuamente ingozzati, e quando abbiamo a che fare con allievi di cosiddette scuole superiori, e cioè di scuole secondarie, abbiamo a che fare soltanto con individui snaturati, la cui indole naturale è stata annientata in queste scuole superiori ossia secondarie; le cosiddette scuole secondarie e soprattutto i cosiddetti licei-ginnasi servono in sostanza unicamente alla corruzione dell'indole umana, ed è ora di riflettere su come possano essere soppressi questi centri di corruzione, dal momento che senz'altro dovrebbero essere soppressi, perchè da tempo sono ormai riconosciuti come centri di corruzione dell'indole umana, esistono le prove di questo.

La musica che metteresti come colonna sonora

come colonna sonora potrebbe andare bene una musica rilassante, ad esempio Einaudi.

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina mi è adatta al libro, perchè è essenziale e non pasticciata, proprio come la narrazione del libro.

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la critica verso le scuole superiori


Libro molto interessante, nonostante sia poco scorrevole data la lettura spesso lenta e ripetitiva; ma questa osservazione non mette che in evidenza l' innata bravura dello scrittore che è riuscito a riportarci, anche da un punto di vista sintattico, nel clima opprimente, torpido, angosciante e ottuso del tempo che ha costretto la società a vivere nella paura, nella miseria e nella desolazione.
L'autore sottolinea la guerra avvenuta come un problema di fondo che ha provocato una ferita insanabile all' interno della comunità ormai pervasa dalla desolazione, dalla mancanza di stabilità e di un autorità a cui affidarsi. La lettura evidenzia non solo l' inefficacia e la crudeltà del nazismo ma anche la disonestà e la corruzione della chiesa che, approfittandosi della situazione, si è posta meschinamente come unico punto di stabilità e salvezza all' interno della società. L' autore condannerà inoltre la metodologia educativa della scuola che risulta gestita da autorità ottuse e dispotiche, sia nel collegio nazionalsocialista che in quello cattolico, che manipolano i ragazzi sottoponendoli a una formazione stereotipata che stronca la personalità dei ragazzi e le loro vocazioni. Arriverà a condannare i due poteri fino ad affiancarli e a definirli interessati allo stesso fine e alle stesse pratiche. Questa cruda realtà si ripercuote ininterrottamente nell' interiorità del ragazzo che, troppo piccolo per capire, ne diventa vittima, costringendolo ad isolarsi e a risultare disagiato e indisciplinato. L' unico strumento per sfuggire a questo orrore diviene la musica che gli permette di distogliersi dai suoi turbamenti ma al contempo alimenta in lui il pensiero dell' autodistruzione. La tematica del suicidio risulta dominante e indispensabile, poiché questo era divenuto non solo un intimo pensiero dell' autore, ma una tendenza generale della società. Il sottrarsi alla vita simboleggia la condizione collettiva del tempo che ormai pervasa dal terrore e dalla povertà aveva perso ogni speranza.
Il libro presenta la condizione della società affiancandola a quella dell' autore; le due si muovono in simbiosi e presentando gli stessi "sintomi", a differenza che lo scrittore risulta più consapevole della manipolazione e dell' ottusità da parte dei poteri dominanti (il nazionalsocialismo e la chiesa) che presentano una realtà nobile e corretta sotto un fondo, però, marcio e che va a discapito dei cittadini. Una testimonianza triste ma educativa.

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Distopia

La frase che ti è piaciuta di più

E il corpo di Cristo, che ora veniva inghiottito e trangugiato quotidianamente, [...] non era niente di diverso dal cosiddetto atto quotidiano di omaggio reso ad Hadolf Hitler: io comunque [..] avevo l' impressione che il cerimoniale fosse identico nelle sue intenzioni e nei suoi effetti.

La musica che metteresti come colonna sonora

Fabrizio de André: Un blasfemo o il testamento di Tito

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina è bella, il colore giallo risulta contrapposto alle tematiche tristi e desolanti del libro.

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Una testimonianza unica e rappresentativa che ci riporta alle atroci e desolanti condizioni di Salisburgo durante e dopo il periodo nazionalsocialista.


Il libro non mi è particolarmente piaciuto poichè la componente narrativa è quasi del tutto assente mentre gran parte del romanzo è occupata da pensieri e riflessioni dello scrittore che insieme al suo stile di scrittura, ripetitivo e con periodi che sembrano infiniti, rendono il tutto poco scorrevole ed a tratti noioso. Nonostante tutto questo, il romanzo, approfondisce delle tematiche che fanno riflettere molto il lettore specie se quest'ultimo è in età adolescenziale visto che è un ragazzo a raccontare i fatti e ad esprimere le proprie emozioni.

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Diario di bordo

La frase che ti è piaciuta di più

Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro,diceva mio nonno,e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura.

La musica che metteresti come colonna sonora

Hello

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina rispecchia il contenuto del libro

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Leggi e rifletti


“Il tempo trasforma sempre i suoi testimoni in testimoni smemorati”
Una delle frasi a mio parere più belle e significative che esprime a pieno il motivo principale che ha spinto l’autore a scrivere questo libro e il motivo per cui vale la pena leggerlo.
Thomas Bernhard nel “L’origine” narra di vicende legate al suo passato descrivendole con una visione invettiva, accentuata e resa credibile da parole che riportano alla luce un dolore sopito solo apparentemente. Mi ha colpito il modo attraverso cui l’autore esprime tutta la sua incredulità verso una società che, pur avendo vissuto gli orrori della guerra, crede di poter rinascere nell’oblio, nell’indifferenza, nel silenzio; dalle sue parole emerge quanto sia instabile cercare di far rinascere, di fondare una nuova società, gettando le basi su un terreno pieno di detriti e di morti. L’autore evidenzia come il passato torni continuamente, sotto nuove forme ma producendo gli stessi risultati, come se le esperienze passate fossero state totalmente dimenticate, come se da queste non si fosse tratto alcun insegnamento.
La riflessione che più mi ha colpito é stata quella sul rapporto tra Bernhard e Salisburgo, città che lo aveva visto nascere e crescere ma che era rimasta indifferente nel vedere come in lui si stesse sviluppano un lento processo di annientamento dell’animo, di morte interiore. Nonostante tutto in lui lo porti ad allontanarsi da questa città, allo stesso modo tutto lo conduce nuovamente ad essa; la relazione tra loro é un legame che non può essere spezzato in alcun modo poiché tutto ciò che lui é diventato proviene da Salisburgo.

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Il dovere della memoria

La frase che ti è piaciuta di più

“La mia fanciullezza e la mia giovinezza sono state sotto ogni aspetto difficili e tali da indurre per via diretta a un perturbamento depressivo e, tutto questo, ha rappresentato un’evoluzione con conseguenze gravissime, un’ammonizione percepita in quanto sensazione caotica, tuttora inesplicata, ma operante in qualsiasi contesto.”

La musica che metteresti come colonna sonora

Mad World

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Nella copertina é raffigurato un paesaggio essenziale, l’albero é spogliato delle sue foglie quasi a voler rappresentare ciò che è rimasto dopo la stagione della guerra. L’unico conforto è dato dai colori caldi del tramonto che potrebbero, se saputi cogliere, rappresentare il riscatto per l’uomo.

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“Rinnegare i proprio errori é di per se un errore, meglio capire cosa ci possono insegnare.”


Un libro complesso che tratta argomenti per niente banali e complicati sia da esporre che da far comprendere, il che non facilita una lettura molto scorrevole anche a causa della scelta stilistica delle numerose ripetizioni. Nonostante ciò è un libro molto interessante dal punto di vista sociale poiché critica aspetti della società sia dell'epoca narrata che odierna, ma potrebbe risultare quasi noioso e lento per la parte narrativa, comunque molto significativa a parer mio.

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Macerie

La frase che ti è piaciuta di più

Bisogna vagliarsi, dominarsi e collocarsi al posto giusto. E questo sono pronto a farlo in ogni momento, perché sempre descrivo me stesso, e non descrivo le mie azioni, bensì il mio essere.

La musica che metteresti come colonna sonora

Silencio, Beethoven

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Epoca nazionalsocialista. Un ragazzino. La società.


Il libro è ricco di contenuti e di testimonianze dell' autore sul periodo Nazional Socialista, lasciando emergere le sue opinioni e i suoi pensieri.

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Prima e dopo il Nazional Socialismo

La frase che ti è piaciuta di più

Io ero tornato,passando la frontiera nella mia città natale all' estero, ancora in collegio, bensì in un collegio cattolico,che mi era parso diverso, all' inizio, solo per la croce di Cristo al posto del ritratto di Hitler.

La musica che metteresti come colonna sonora

Inno alla gioia di Beethoven

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Non mi ha affascinato la copertina poiché il colore giallo è un colore troppo acceso che non rappresenta la tenebrosità dei contenuti del libro.

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Come il potere influenza l'istruzione


Il libro in questione presenta tematiche che sono in grado di catturare l’attenzione del lettore; infatti, comunicando i suoi dilemmi e le sue difficoltà sviluppatisi con il passare degli anni, Thomas Bernhard riesce ad influenzare il pensiero del lettore, il quale cerca di comprendere fino in fondo le sue riflessioni, immedesimandosi nelle vicende della sua vita. Il linguaggio è semplice, talvolta inafferrabile a causa dei periodi abbastanza lunghi e complessi.

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Un pensiero conciso

La frase che ti è piaciuta di più

Una delle mie convinzioni era che la verità non potesse in alcun caso soccombere alla costrizione e alla violenza

La musica che metteresti come colonna sonora

La finestra di fronte- Andrea Guerra

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L’origine vi mostrerà un nuovo volto della guerra, incentrato su pensieri critici ed essenziali


Ho trovato questo libro molto poco interessante poichè è spesso troppo ripetitivo. Il tema ricorrente del suicidio e il continuo girare attorno ad un concetto rendono la lettura lunga e noiosa.

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La vita a Salisburgo

La frase che ti è piaciuta di più

Occorre stare all'allerta e non farsi abbindolare, perché l' arte di darla a intendere al mondo, non importa su che tema, è esercitata in questa città con maestria impareggiabile, e qui ogni anno migliaia e decine di migliaia se non centinaia di migliaia di persone rimangono incastrate.

La musica che metteresti come colonna sonora

Musica classica

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina rispecchia a pieno il tema cupo del libro.

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

...

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Su con la vita


Questo libro non mi è piaciuto più di tanto, perché è molto ripetitivo e non sempre scorrevole, anche se i temi trattati sono importanti. Tuttavia è un bel e consiglio di leggerlo.

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Il violinista nella stanza delle scarpe

La frase che ti è piaciuta di più

" I più intelligenti sono continuamente minacciati dalla follia, diceva mio nonno. "

La musica che metteresti come colonna sonora

Mozart - Requiem

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Personalmente a me piace.

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

In questo primo volume della sua autobiografia, Bernhard ha voluto subito raccontare un periodo della sua vita a cui risale il manifestarsi di una lesione inguaribile in lui.


Il libro mi ha colpito molto, soprattutto per le continue ripetizioni che rappresentano questa sua sofferenza e vengono usate quasi come strumento di tortura , come se volesse infliggere anche nel lettore, contro la sua volontà, quelle discipline, quelle punizioni infami ed ingiuste, sintomo di una disumanità grave.
La rabbia e la delusione nell’esporre e descrivere la sua adolescenza travagliata sono i sentimenti che si possono avvertire più frequentemente durante la lettura. Bernhard mette anche in risalto il cambiamento della società dopo la guerra, dal nazionalsocialismo al cattolicesimo, con simboli come: l’ombra chiara sul muro su cui c’era il ritratto del Furher e dove ora pende il crocifisso, le canzoni sostituite degli inni, la Comunione al posto della propaganda...
Egoisticamente posso dire che il desiderio, la sofferenza, il dolore, l’alienazione hanno prodotto in me una grande voglia di continuare a leggere il libro per finirlo.

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Ricordi di un’adolescenza

La frase che ti è piaciuta di più

Prima l’essere umano è procreato e partorito come una bestia ed è sempre e soltanto trattato in modo animalesco, e può essere amato o coccolato o tormentato ma comunque è nutrito e ottusamente ed egoisticamente trattato come una bestia per carenza di vero amore e di ogni consapevolezza educativa dai parte dei suoi procreatori in quanto genitori o dei loro sostituti totalmente ottusi e disinformati, gente che persegue egoisticamente i propri scopi e mano mano egli viene appiattito e sconvolto e distrutto nei suoi fondamentali centri affettivi e nervosi poi essendo una delle principali potenze annientatrici, la Chiesa si assume il compito di annientare l’anima di questo nuovo essere umano e le scuole commettono su mandato e per ordine dei governi di tutti gli stati del mondo l’assassinio spirituale di questo nuovo giovane essere umano.

La musica che metteresti come colonna sonora

Sogni appesi -Ultimo

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Penso che dia un’ immagine troppo diversa o meglio dire l’opposta rispetto a quello che si trova nel libro.

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Libro interessante e educativo, non il massimo per rallegrarvi la giornata!


Sarò sincera, lo stile dell'autore all'inizio mi ha lasciato un po' perplessa, non riuscivo a capire l'utilità e il senso di ripetere in maniera quasi ossessiva gli stessi argomenti in periodi lunghissimi.
Andando avanti con la lettura però ho iniziato ad apprezzare questo stile inusuale, perchè ho compreso che lo scrittore, ogni volta che ripropone in un nuovo periodo un argomento già trattato, lo integra con particolari aggiuntivi, che permettono una comprensione più profonda.
Perciò questo è un libro che va letto con attenzione e pazienza cercando di cogliere l'essenza dello stile originale e apparentemente pesante adottato dallo scrittore.
Bernard con questa autobiografia vuole raccontare una parte oscura e dolorosa della propria vita, la propria infanzia, "l'origine" della propria esistenza. Il ricordo della giovinezza, che ognuno dovrebbe portare custodito nel proprio cuore come qualcosa di felice spensierato e irripetibile, viene vissuto invece dall'autore come un incubo.
Anche per questo motivo è un libro ricco di spunti per la riflessione che ogni ragazzo della nostra età dovrebbe leggere e conservare nel proprio bagaglio culturale.

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La pesantezza dell'essere

La frase che ti è piaciuta di più

"Nell'insieme infatti, ciò che adesso colpiva di più era la quiete che regnava nel collegio,in stridente contrasto con gli ultimi mesi di guerra, e di nuovo le notti erano fatte per dormire,prive assolutamente di paura."

La musica che metteresti come colonna sonora

"Celeste" di Remo Vinciguerra, "Preludi colorati" studio n'10

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

A mio parere è adeguata dato che rappresenta i primi raggi dell'alba la cui piena visuale è ostacolata da un muro simbolo delle istituzioni che ostacolano e opprimono la crescita dell'autore.

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Un libro per riflettere, un libro per rialzarsi,un libro per crescere...


Il libro mi è piaciuto un quanto l’autore non si limita soltanto a descrivere i fatti avvenuti durante la sua adolescenza, ma fa una continua critica alla società del tempo che si rispecchia anche in quella attuale. È interessante il modo in cui l’autore narra la storia: facendo continue ripetizioni a cui aggiunge sempre qualcosa di differente. Nel complesso è stata una piacevole lettura.

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Leben in Salzburg. La vita a Salisburgo.

La frase che ti è piaciuta di più

“... proprio come è sempre dichiarato pazzo chiunque esprima ciò che pensa e ciò che sente.”

La musica che metteresti come colonna sonora

River flows in you

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Il colore giallo scelto per la copertina non rispecchia i contenuti trattati nel libro. Infatti il giallo è un colore acceso e vivace che trasmette gioia e serenità. Io avrei usato colori spenti e avrei utilizzato come immagine una foto di Salisburgo.

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“Vi consiglio di leggerlo. Non c’è il film”


É un libro di formazione. Si concentra su osservazioni che riguardano l’esistenza, il sistema educativo, la violenza della società austriaca; tutto questo è ciò che vive lo scrittore durante l’adolescenza. Importanza della città che viene umanizzata. Credo sia un libro ideale per noi ragazzi in modo da poter capire le differenze tra quello che era una volta e quello che è oggi.

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Un’adolescenza particolare

La frase che ti è piaciuta di più

‘Il violino come preparazione al suicidio’
Poi attraverso questo strumento riuscirà a sviare da esso.

La musica che metteresti come colonna sonora

Musica rilassante quando parla del violino,ma più vivace nel resto della narrazione

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Penso sia adatta al tipo di contesto

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Rifletti!

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Libro interessante anche se abbastanza complesso.


Il romanzo formativo:"l'origine"di Thomas Bernhard offre spunti di riflessione non banali riguardo i due regimi(nazional socialista e cattolico) che amministrano il collegio dove risiede l'autore nella sua infanzia. I confronti effettuati,le riflessioni riguardo se stesso e l'ambiente che circonda l'autore permettono al lettore di immedesimarsi nella storia. Ciò è permesso dalle continue ripetizioni che l'autore effettua nelle sue continue,precise e peculiari dell'intero edificio. Si tratta di uno stile poco ricorrente e alquanto intrigante,facilmente fraintendibile ad occhi superficiali e disinteressati

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Il confronto

La frase che ti è piaciuta di più

Il collegio è un carcere scaltramente progettato contro di lui e quindi contro tutta la sua esistenza,costruito perfidamente contro il suo spirito

La musica che metteresti come colonna sonora

Crescendo -Jesto

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Graficamente ben costruita,con ottima scelta dell'immagini. Peccato il colore giallo che non si abbina alla tipologia testuale

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Nazional socialismo e Cristianità? Stessa ientica cosa.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Complimenti per la sua creazione,ho già espresso il mio parere sul commento,la ringrazio e buon lavoro


Il libro in questione narra la storia adolescenziale di Thomas Bernard. All'interno di questa narrazione l'autore mette in risalto alcune tematiche legate sia alla situazione storica nella quale si trova, sia all'età. Inizialmente mette in risalto l'aspetto malinconico della sua vita, legata a situazioni scolastiche e familiari particolari, dopodichè si concentra più sulla guerra e su ciò che essa comporta. E' molto interessante il modo in cui viene descritta la società. Nel portare avanti la descrizione non è per niente moralista, ma si limita a descriverla in maniera relativamente oggettiva. La maggior parte delle considerazioni che lui fa sulla società sono strettamente legate al periodo storico che sta vivendo.
Per scrivere questo libro l'autore si è avvalso di una tecnica molto particolare: le ripetizioni. A causa di ciò, a primo impatto, il libro può sembrare molto ripetitivo e noioso, ma se interpretato con attenzione risulta essere molto affascinante e ricco di spunti. In conclusione, è un libro che, se si vuole apprezzare, si deve leggere attentamente.

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La formazione

La frase che ti è piaciuta di più

"Il tempo trasforma per sempre i suoi testimoni in testimoni smemorati."

La musica che metteresti come colonna sonora

Dmitri Shostakovich: Jazz Suite, Waltz No. 2

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

E' molto elegante e per chi ha già letto il libro potrebbe anche essere significativa, ma per una persona che non sa cosa aspettarsi da questo libro la copertina non fornisce alcuna indicazione. Ottima la scelta del colore giallo che è invece molto attraente

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E' un pendolo fra la dura verità e la vera storia


Questa storia mi è piaciuta particolarmente e mi ha colpito molto, i tempi della guerra non sono stati per niente facili e vivere in un contesto simile a quello narrato da Thomas Bernhard potrebbe nuocere gravi danni al proprio umore e alla propria serenità, portando alla devastazione del proprio essere.
A mio parere, l'autore del brano è stato molto ripetitivo nella scelta delle parole mentre avrebbe potuto usare dei sinonimi per contrastare alcuni termini, già ripetuti circa duecento volte in tutto il libro.
Il lessico, invece, lo ritengo adeguato e pertinente.
I periodi del brano forse sono stati troppo lunghi e la noia mentre leggevo era persistente ed evidente.
Il convitto nazionalsocialista era molto irrequieto e cupo, non è un posto dove crescere ma un posto dove morire.
Una scuola davvero vecchia dove la parola d'ordine non era lo studio, ma bensì la sopravvivenza.
È questo a causare la depressione e il malessere dell'autore del libro, è l'ambiente circostante non il suo essere.

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Fra macerie e angherie

La frase che ti è piaciuta di più

*Frasi.
"Quando qualcuno, preso da improvvisa debolezza, non riusciva più a sopportare né il terribile peso del suo mondo interiore né quello del mondo intorno a lui, poiché aveva perso l'equilibrio tra questi pesi che entrambi lo opprimevano senza posa, e quando poi d'improvviso, da un certo momento in poi, tutto in lui e nel suo aspetto alludeva al suicidio, e la sua decisione di compiere suicidio si poteva notare."
"Quei professori erano essi stessi l'insicurezza e l'incoerenza e la pochezza personificate."

La musica che metteresti come colonna sonora

Il buio ha i tuoi occhi- Eros Ramazzotti

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina non mi ha molto entusiasmato, è molto semplice e forse incompleta, non rappresenta al meglio quello che c'è scritto dentro.
Rappresenta un paesaggio che raffigura un albero spoglio di foglie, sulla destra e un terrazzo in evidenza.
Quell'albero spoglio da un idea di tristezza nel rappresentare l'inverno e la tristezza dell'autore.

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

Il giovane autore trovava nella musica, il modo più efficace per permettergli di sconfiggere la sua malinconia interna.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Mi è piaciuto molto il suo romanzo saggistico, da spunti creativi e permette di individuare com'era vivere qualche decennio fa.
Lo consiglierei ai miei coetanei anche se non mi trova d'accordo nella scelta dei periodi e nelle ripetizioni.
Nel complesso è un bel libro da leggere ma mai prima di andare a dormire, in quanto trasmette una malinconia assurda!


Malgrado si evinca sin da una prima lettura l'innato talento per la scrittura dell'autore, lo stile del flusso di coscienza - se utilizzato per tutta la narrazione - impone una lettura molto lenta, poco scorrevole e spesso ripetitiva, in cui l'unica attività riservata al lettore è una minuziosa ricerca dei pochi termini che hanno subito una variazione tra una frase e la successiva.
I periodi, a volte lunghi più di una pagina, metteranno a dura prova il pubblico, permettendo un pieno assorbimento delle tematiche del libro solo ai più allenati e costanti.
Il libro rimane complessivamente scritto con uno stile molto accurato ed è evidente sia l'impegnativo lavoro alla base della sua stesura, sia la piena volontà di narrare i fatti secondo uno stile ridondante ed a tratti quasi paranoico, e perciò "L'origine" rimane un testo che si indirizza ad un pubblico molto, molto ristretto.

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La stanza delle scarpe

La frase che ti è piaciuta di più

Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro

La musica che metteresti come colonna sonora

The Schindler list-colonna sonora

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Non dà un'idea della trama , soprattutto il colore giallo della copertina è molto fuorviante perché fa pensare ad una storia di spionaggio o ad un thriller

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Istruzione e distruzione


Ho trovato il libro piuttosto interessante, nonostante durante tutta la sua lettura ci si imbatta in molte ripetizioni che a volte possono rendere il libro poco scorrevole. Inizialmente infatti non riuscivo ad apprezzare bene il contenuto offerto dal libro, tanto da aver abbandonato la lettura per diversi giorni. Nel complesso mi è piaciuto come l'autore sia riuscito a raccontare e ad argomentare la sua difficile adolescenza durante un conflitto mondiale che vedeva come una delle vittime Salisburgo, la sua città. Si può inoltre notare come il libro sia diviso in due parti l'una diversa dall'altra. Tra le due ho preferito maggiormente la seconda parte che è risultata molto più scorrevole rispetto all'altra. Bernhard con questo libro è riuscito ad esprimere molti concetti ed elementi presenti nel periodo in cui lui è vissuto, a cominciare dalla società che lo ha reso una "vittima". Nonostante ciò che ho detto in precedenza consiglio di leggere questo libro. "L'origine" è un libro che non va soltanto letto ma anche capito poiché può essere spunto di molte riflessioni.

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Una continua lotta

La frase che ti è piaciuta di più

"Sono sempre riuscito a nascondere sotto la superficie la mia sventura, a renderla invisibile, e quanto più ero infelice, tanto meno era avvertibile su di me e sul (e nel) mio modo d'essere questa infelicità, e dal momento che il mio modo d'essere non è mutato, ossia è rimasto oggi com'era allora, mi riesce quasi sempre di camuffare il mio effettivo stato d'animo interiore con uno stato d'animo che esibisco al di fuori e che non offre spiraglio alcuno verso il mio effettivo stato d'animo interiore, e questa facoltà mi è di grande sollievo."

La musica che metteresti come colonna sonora

Escala- Palladio

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A prima vista la copertina non rende molto l'idea del possibile contenuto del libro. Io avrei piuttosto usato un'immagine significativa che potesse accennare a ciò che Bernhard ha narrato nel libro.

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La distopica società di Salisburgo