Con questo testo che ripercorre i suoi anni giovanili, Thomas Bernhard ha scritto non tanto un libro di formazione ma di de-formazione. Thomas da giovane ha infatti molto subìto e si è molto ribellato, in contrasto perenne con il mondo che lo circonda. In quegli anni che sono fondamentali per qualsiasi essere umano, perché delineano l’adulto che sarà, Thomas trova in questa rivolta continua la sua “origine”.
È la vita scolastica il nucleo attorno a cui esplodono i conflitti di una giovinezza all’insegna dell’insofferenza nei confronti delle autorità non autorevoli, tutte accomunate dalla repressione delle potenzialità dei singoli, siano le istituzioni nazional-socialiste o quelle, dopo la Seconda guerra mondiale, cattoliche. Il grande maestro di Bernhard è invece il nonno materno, uomo libero e sempre critico di ciò che lo circonda, ma anche involontariamente causa dei problemi di Thomas nel suo volere per il nipote quell’istruzione superiore che è invece fonte per lui di grande disagio.
Nel suo stile torrenziale, Bernhard descrive proprio quel fiume di sentimenti scuri e conflittuali che invadono coloro che, guardandosi attorno, non capiscono e non accettano le insensatezze e le brutture che li circondano.
Un libro molto coinvolgente in cui l'autore riesce a rendere partecipe il lettore. Questo è garantito anche dalla molteplicità di parole chiave a cui il protagonista fa riferimento più volte. Personalmente preferisco più la seconda parte che la prima in quanto maggiormente scorrevole, meno ripetitivo.
Un ulteriore motivo è anche dato dal fatto che il protagonista ha una visione adolescenziale della vita in cui la maggior parte dei giovani può meglio identificarsi.
Pertanto lo consiglio vivamente!!
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L'urlo delle sirene
La frase che ti è piaciuta di più
La società, intesa come comunità, non si dà pace fino a quando uno dei suoi membri, pochi o tanti che siano, non viene scelto come vittima e non diventa, da quel momento in poi per sempre, l'individuo contro il quale tutti, in ogni circostanza, puntano il loro indice fino a trafiggerlo.
La musica che metteresti come colonna sonora
Va pensiero di Verdi
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Personalmente non mi piace. Consiglierei di mettere un'immagine inerente al storia.
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Quando la guerra distrugge i sogni dei giovani
Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo
La musica riesce a dare sensazione che vanno al di là dei confini e delle tragedie.
Storia interessante nel complesso, peccato l'utilizzo di una tecnica di scrittura veramente lenta e periodicamente estesa. Il libro, per quanto tratti di tematiche e fatti molto toccanti e profonde, anche molto interiori, non è di semplice lettura e spesso svia l'attenzione. Ci si ritrova spesso persi in periodi smisurati, senza capo e fine, nei quali vi sono ripetizioni continue di argomenti e di osservazioni spesso degradanti sull'esistenza, sul sistema educativo e sull'ipocrisia, il filisteismo e la violenza della società austriaca. Libro pesante, ma interessante.
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Il buio oltre la mente.
La frase che ti è piaciuta di più
La mia città d'origine è in realtà una malattia mortale e in questa malattia i suoi abitanti vengono partoriti a avviluppati e, se non scappano via nel momento decisivo, essi compiono prima o poi, direttamente o indirettamente, un repentino suicidio, oppure, direttamente o indirettamente, vanno verso una lenta e misera rovina in questa terra di morte, architettonicamente arcivescovile e ottusamente nazionalsocialista e cattolica, nemica per l'uomo in tutto e per tutto.
La musica che metteresti come colonna sonora
Steven Wilson- Twilight Coda
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Copertina azzeccata e scarna, come è solito alla Adelphi; immagine rappresentativa, testimonianza palese del limite dell'autore, come un muro che nasconde un paesaggio idilliaco.
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Rappresentativo.
L'autore sottolinea l'elemento conflittuale che contraddistingue la relazione esistente fra lui stesso e la città conosciuta in tutto il mondo per il suo fascino e la sua bellezza attraverso una narrazione non lineare quanto, piuttosto, circolare: Bernhard si avvolge gradualmente attorno al nucleo centrale attraverso le continue ed apparenti ripetizioni che forniscono ogni volta al lettore nuove informazioni.
Molto interessante, scrittura magnifica, offre molti spunti di riflessione: lo consiglio vivamente.
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La bellezza avversa
La frase che ti è piaciuta di più
"... tutto dentro di me proviene da lei: io e la città siamo uniti da una relazione per la vita, una relazione inscindibile, benché atroce." (E' la frase che ritengo più significativa)
La musica che metteresti come colonna sonora
S.Rachmaninov, Piano Concert n.2, 1st movement.
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Ambigua ed interessante
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Si stringe sempre di più attorno all'autore: bello e struggente.
Questo libro non mi è particolarmente piaciuto, poiché affronta tematiche che personalmente non mi interessano (come l'educazione). Tuttavia è un buon libro, che sicuramente potrebbe piacere agli amanti del genere e anche a chi si cimenta per la prima volta nella lettura dei libri di Bernhard, poiché ha un modo particolare di scrivere, anche se non è molto scorrevole per i periodi eccessivamente lunghi.
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I cambiamenti della guerra
La frase che ti è piaciuta di più
Pagina 40-41
In piedi davanti al cumulo di macerie... qui non soltanto aveva di nuovo perduto tutto, ma era stata lei stessa uccisa.
La musica che metteresti come colonna sonora
La guerra di Piero- Fabrizio De André
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Un tramonto che ispira tranquillità.
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Come tutto cambia all'improvviso.
Il libro ha una scarsa componente narrativa ma si concentra più nell'esprimere i pensieri e le riflessioni dell'autore. Il romanzo potrebbe risultare noioso e lento alla lettura non solo a causa delle tematiche non proprio semplici, ma pur sempre interessanti, ma anche a causa del modo di periodare ripetitivo e complesso dell'autore
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Violino e guerra
La frase che ti è piaciuta di più
La città, popolata da due categorie di persone, gli affaristi e le loro vittime, è abitabile per colui che ci viene per imparare e per studiare soltanto in maniera dolorosa, disturbante ogni indole naturale, col tempo perturbante e devastante, molto spesso unicamente subdola e micidiale.
La musica che metteresti come colonna sonora
All by myself
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Design simpatico ma che risalta poco agli occhi
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Un'autobiografia, in collegio e in guerra
Bernhard non è altro che una vittima del cambiamento storico politico dell’epoca. Nel primo periodo della sua biografia parla della scissione del suo io: i mesi passati a Salisburgo nel Convitto e successivamente nel collegio cattolico. La sua educazione è dovuta all’ambiente scolastico dove sviluppa i suoi pensieri di annientamento personale che sfociano nel pensiero suicida che è esaltato nell’intero libro. Nonostante sia un ragazzo nei suoi anni di formazione, si viene catapultati in una realtà troppo dura e cruenta che un ragazzo non può capire, ma solamente subire. Lo scrivere per lui è una valvola di sfogo. Trovo il libro interessante poiché trasporta il lettore nella vita dell’autore e fa si che l’autore s’immedesimi nel personaggio. Il libro testimonia come la società influenza sempre gli uomini e in lui ha provocato un allontanamento dagli altri. I lunghi periodi e le continue ripetizioni incrementano il condizionamento nel lettore, da parte dell’autore.
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La vita di Bernhard
La frase che ti è piaciuta di più
“ è la scuola in sè, sosteneva mio nonno, che assassina il bambino”
La musica che metteresti come colonna sonora
Schinderlist
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Il libro tutto sommato è abbastanza interessante, ma presenta molte ripetizioni in cui il tema principale è il suicidio. All'inizio è un po' complesso da capire, ma man mano che si va avanti con la lettura diventa molto avvincente e coinvolge sempre di più. Una cosa da migliorare secondo me, è limitare le ripetizioni. Se proprio bisogna farle, per me è una buona idea variare i concetti e non ripetere un concetto fisso.
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Il nucleo
La frase che ti è piaciuta di più
Sono stato in grado di riconoscere e di amare la particolare essenza e l'assoluta singolarità di questo mio paesaggio materno e paterno.
La musica che metteresti come colonna sonora
Musica leggera
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Racconto storico ambientato nell'epoca del nazionalsocialismo
Romanzo molto interessante, che narra gli anni dell'adolescenza dell'autore in chiave riflessiva. L'intero racconto è permeato dall'opinione di Bernhard sugli eventi che hanno sconvolto lui e l'intera Europa. Questo spesso tende ad appesantire la narrazione con concetti espressi in modo ripetitivo e periodi interminabili, seppure la forma dei periodi si evolva di volta in volta.
Consigliamo la lettura del romanzo a chi voglia approfondire le problematiche che affliggono i ragazzi in tema adolescenziale.
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Il collegio
La frase che ti è piaciuta di più
"La cosa era proibita, ma tutti gli studenti la facevano abitualmente da tempo."
La musica che metteresti come colonna sonora
John Williams - Theme from Schindler's list
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Essenziale, ma significativa.
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"Brillante e intelligente. Una storia raccontata diversamente."
Il libro offre numerosissimi spunti per riflessioni anche molto profonde.
Leggendo il testo con un atteggiamento opportuno è possibile avvicinarsi ad una maggiore comprensione della psicologia dell'autore, e di come è cambiata in seguito agli eventi narrati.
I periodi sono lunghi e nella maggior parte dei casi sono presenti flussi di coscienza in cui si presentano idee spesso ripetute in modo ossessivo.
Un tale stile e la scelta di una tale tecnica aprono le porte ad una personalità molto particolare e interessante, una continua fonte di ispirazione che non smetterà mai di stupire.
Le idee di Bernhard su alcuni elementi della società e del mondo con i quali è venuto a contatto (es l'istruzione di II grado, la città di Salisburgo, gli individui da lui definiti "rifiuti della società",lo sport, la guerra, ecc...) sono molto particolari e originali, vale senz'altro la pena venirne a contatto e riflettere.
Consiglio quindi a tutti di leggere questo libro, che personalmente mi è piaciuto a tal punto da reputarlo uno dei migliori mai letti.
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Una mente e una città
La frase che ti è piaciuta di più
"...io, per quel che mi riguarda, sono sempre riuscito a nascondere sotto la superficie la mia sventura, a renderla invisibile, e quanto più ero infelice, tanto meno era avvertibile su di me e sul (e nel) mio modo d'essere questa infelicità, e dal momento che il mio modo d'essere non è mutato, ossia è rimasto oggi com'era allora, mi riesce quasi sempre di cammuffare il mio effettivo stato d'animo interiore con uno stato d'animo che esibisco al di fuori e che non offre spiraglio alcuno verso il mio effettivo stato d'animo interiore, e questa facoltà mi è di grande sollievo."
La musica che metteresti come colonna sonora
Arnold Schoenberg - Suite for Piano Op. 25 - Part II
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
La copertina è a mio parere inadatta e poco esplicativa.
Innanzitutto il colore giallo, che normalmente evoca ottimismo, benessere e piena accettazione di sé è poco conforme a ciò che suscita il racconto.
La scelta dell'immagine è inoltre poco chiara. Offre infatti molti spunti di riflessione ma solleva allo stesso tempo numerosi interrogativi.
Prima di tutto, rappresenta un'alba o un tramonto?
Nel primo caso ci sarebbe quindi un'analogia fra il titolo "L'origine" e l'alba, che rappresenta l'origine di un giorno...
E se invece rappresentasse un tramonto?
Vi sarebbe quindi una evidente situazione di contrasto, in quanto il tramonto rappresenta una fine...
È forse per introdurre a una situazione di crisi nella psicologia di Bernhard?
Oppure è per indicare che la città di Salisburgo, che avrebbe dovuto costituire l'inizio di un percorso che avrebbe portato l'autore verso la felicità, ha invece portato al tramontare di tali speranze e ha ferito irrevocabilmente l'interiorità dello scrittore?
O ancora, è forse un'anticipazione al finale del libro?
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La città di Salisburgo come non l'avete mai conosciuta
Il libro è interessante sotto tutti i punti di vista.
La trama non è sempre coinvolgente e a tratti appare ripetitivo.
Viene descritta la vita a Salisburgo durante la Seconda Guerra Mondiale di cui si sente il peso poiché vista è raccontata dagli occhi di un adolescente.
Nel complesso consiglio questa lettura anche per conoscere un nuovo tipo di scrittura, complessa ma intrigante.
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La stanza delle scarpe
La frase che ti è piaciuta di più
La mia fanciullezza e la mia giovinezza sono state sotto ogni aspetto difficili e tali da indurre per via diretta a un perturbamento soltanto depressivo, è tutto questo -proprio negli anni ai quali ho qui accennato- ha rappresentato un’evoluzione con conseguenze gravissime, nient’altro che un’ammonizione percepita in quanto sensazione caotica, tuttora inesplicata, ma operante in qualsiasi contesto.
La musica che metteresti come colonna sonora
Musica leggera
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Il colore sgargiante (giallo) coglie l’attenzione del compratore
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Un conflitto mondiale visto da un adolescente.
La storia non mi é piaciuta. L'autore é spesso ripetitivo e la storia non é molto avvincente.
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La stanza delle scarpe
La frase che ti è piaciuta di più
Entrambe soltanto malattie perniciose. (In riferimento al cattolicesimo e al nazionalsocialismo)
La musica che metteresti come colonna sonora
Let her go
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
No
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Compra il libro perché é bello
Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo
No
Il libro nel complesso è molto interessante, nonostante il tema centrale sia il suicidio. La prima parte può risultare a tratti noiosa a causa dei periodi lunghi e complessi. L'autore parla di temi riguardanti il periodo di guerra che sta vivendo.
Secondo me la parte più interessante è quella in cui parla dei bombardamenti, in cui l'autore fa capire la sofferenza e il dolore che hanno caratterizzato quegli anni della sua vita.
L'autore in oltre fa una grande critica al rigido insegnamento nazista e all'educazione pessima dei genitori, definendoli "procreatori".
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Suizid
La frase che ti è piaciuta di più
Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura.
La musica che metteresti come colonna sonora
Goodbye blue sky -Pink Floyd, the wall
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Secondo me la copertina avrebbe dovuto avere un immagine più significativa, per esempio una città dopo un bombardamento ecc...
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Ambientato durante la seconda guerra mondiale, libro molto interessante.
Le ideologie contenute in questo libro, a mio avviso, vanno assimilate quasi al contrario di come vengono presentate, sia per lo scenario mostruoso di strage, di morti, di nazionalsocialismo, sia per i pensieri sul suicidio, su come veniva imposto, come veniva propagandato, cos'era al tempo. Non si deve confondere l’'nformazione con la sopraffazione, in quanto certe parole potrebbero smuovere qualcosa di negativo nella testa e nell’'anima del lettore dal momento che sono una testimonianza e un'accusa del male e dell'orrore che è stato fatto in passato e di ciò che veniva insegnato, ma che può rispecchiare qualsiasi momento negativo della propria vita. Ha significato per me come un libro di storia e lo definisco tale; un pezzo di storia vera e atroce, raccontata in modo soggettivo da una persona che è riuscita a non farsi plagiare e che a volte asserisce cose indicibili – ed è proprio questo l'aspetto interessante e intrigante -
Il lessico, oltre ad essere molto ricco, è anche ripetitivo. Si ripetono parole, intere frasi, aggettivi crudi e condannatori, a mio parere per richiamare la ripetitività di quell’'epoca che fungeva da lavaggio del cervello, per sottolineare la crudeltà delle azioni, la morbosità della mentalità, il popolo inerme e manipolato.
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Il tramonto
La frase che ti è piaciuta di più
Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura.
La musica che metteresti come colonna sonora
Zombie
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
è una copertina che tradisce il contenuto trasmettendo tranquillità e serenità. L'immagine rappresenta tutt'altro che uno scenario catastrofico, quasi a voler mandare un messaggio di speranza
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Un metodo alternativo per scoprire la storia, con tanto di note tragicamente vere da non replicare
Un libro molto interessante, l'ho trovato davvero coinvolgente: i climax delle descrizioni non lasciano smettere di leggere, creando un'atmosfera di suspence e di tensione. Le tematiche trattate descrivono molto accuratamente la vita degli abitanti di Salisburgo durante la Seconda Guerra Mondiale , soprattutto perché viste dalla prospettiva di uno studente appena adolescente. Merita molto, lo consiglio vivamente.
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La città dei suicidi
La frase che ti è piaciuta di più
Noi siamo procreati, ma non educati: i nostri procreatori procedono contro di noi con assoluta ottusità dopo averci procreati, con una sprovvedutezza che distrugge qualsiasi umanità, e già nei primi tre anni di vita essi rovinano tutto nel nuovo essere umano, del quale non sanno nulla se non -ammesso che lo sappiano- di averlo sconsideratamente e irresponsabilmente fatto, e non sanno neppure di aver commesso in tal modo il più grande di tutti i crimini.
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Il mare eterno nella mia anima
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La copertina del libro dà un'idea del suo contenuto: un ragazzo costretto a vivere a Salisburgo senza possibilità di uscire dalla sua tetra atmosfera di morte, chiuso all'interno di un muro che altro non è che una rappresentazione della supremazia del Nazionalsocialismo, che non permetteva a nessuno di avere idee differenti da quelle a suo sostegno, e che privava ogni cittadino della propria libertà.
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Un capolavoro del XX Secolo
Ho trovato il libro troppo ripetitivo, il ripresentarsi di elementi riguardanti il suicidio rendono il tutto troppo pesante
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Pensiero fisso
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Esseri umani tredicenni quattordicenni quindicenni o sedicienni, ammazzati dal loro ambiente
La musica che metteresti come colonna sonora
Sound of silence
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Esprime la desolazione che prova il soggetto del libro
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Con L’origine potrete scoprire cosa si cela veramente dietro all’orribile fenomeno del suicidio
Questa autobiografia, ambientata ai tempi del collegio e del liceo durante la Seconda Grande Guerra, porta il lettore ad immergersi nei sentimenti di devasto dell'autore, che ripugna la sua città, la sua scuola e la sua stessa vita tanto da pensare costantemente al suicidio. La lettura è pesante, le frasi infinite e ripetitive e il tema principale consiste nell'analisi di ciò che l'autore vive nei minimi dettagli, sottolineando quanto il suo mondo sia grigio, triste e cupo. L'autore scrive per sè, non per i lettori, così da scacciare subito i più superficiali, annoiati già dalle prime venti pagine. "L'Origine" di Thomas Bernhard è un libro per pochi.
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Salisburgo
La frase che ti è piaciuta di più
"[...] durante la fanciullezza e l'adolescenza, nei due decenni di quel tempo di disperazione che fu tempo di maturazione trascorsi in essa per esistere e per studiare[...]"
La musica che metteresti come colonna sonora
musica classica
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
tranquilla, buona scelta
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ripetitivo ma armonioso, un'esperienza angosciante ma profonda
Il libro mi è molto piaciuto nonostante i periodi occupino un'intera pagina e i concetti siano ripetuti innumerevoli volte. Lo scrittore, con questo suo stile, permette al lettore di comprendere a fondo il persistente pensiero di suicidio che affliggeva i giovani educati secondo le idee nazionalsocialiste. Personalmente trovo che le due parti del libro siano molto diverse tra loro. La prima molto pesante anche a causa della tematica centrale, precedentemente citata, che viene evidenziata numerose volte, mentre ho trovato la seconda relativamente più scorrevole.
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La sofferenza di un violino
La frase che ti è piaciuta di più
La città, popolata da due categorie di persone, gli affaristi e le loro vittime, è abitabile per colui che ci viene per imparare e per studiare soltanto in maniera dolorosa, disturbante ogni indole naturale, col tempo perturbante e devastante, molto spesso unicamente subdola e micidiale.
La musica che metteresti come colonna sonora
Concerto No.3 in F Major, Op.8, RV 315, "L' Autunno" : II. Largo di Antonio Vivaldi
Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?
Credo che la copertina non sia adatta alla storia a causa dei colori caldi che sono predominanti.
Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro
Intenso e profondo, da leggere tutto d'un fiato.