2017 - 2018

Xanadu - Archivio

2017 - 2018

The Outsiders

Susan Eloise Hinton

Rizzoli, 2017


Quando sei un ragazzo, tutto è nuovo, è l’alba. È solo quando ti sei abituato a tutto che fa giorno. Come la storia che ti piacciono i tramonti, Pony. Ecco l’oro. Resta così, è un bel modo di essere.

I Socials e i Greasers sono due gang di ragazzi che si contendono i quartieri di una piccola città americana. Sono sempre in guerra, una guerra basata su divisioni sociali e di classe, che diventano anche differenze di pensiero; due mondi divisi dalla ricchezza, due categorie distinte che non comunicano se non con coltelli e cazzotti.

Da una parte i Socials, familiarmente detti "Socs": pieni di soldi, con belle macchine e strepitose ragazze, a cui tutto sembra essere consentito e che non hanno problemi apparenti in famiglia e a scuola. Dall'altra parte i Greaser: la gente dei sobborghi, perennemente costretta ad affrontare la vita facendo affidamento soltanto sulle proprie forze. La voce narrante è Ponyboy, un Greaser, ragazzo di quattordici anni pieno di allegria e con una grande passione per i libri e i film. La sua vita è scandita da un rapporto conflittuale con il fratello maggiore Darry, da pomeriggi con la banda passati a sfottersi a vicenda ridendo di ogni cosa  e dalle costanti battaglie con i ragazzi “perbene”. È proprio durante uno dei tanti scontri che il suo migliore amico, Johnny, si spinge oltre uccidendo per errore un giovane. In fuga dalla polizia, Ponyboy e l’amico, trovano rifugio in una vecchia chiesa diroccata e lì vivono giorni intensi sopravvivendo solo con le loro forze, tutto sembra un idillio fino a quando un terribile incendio sconvolge le loro vite.

Med

2E, Liceo "A. Veronese", Montebelluna (TV) 6 anni fa

Durante tutte la narrazione, inevitabilmente, ci si perde completamente all’interno di quella è la vita quotidiana di questi sei ragazzi.


BubbleRadio

Gruppo Lettura (Liceo Vitt. Em. Jesi), Liceo Vittorio Emanuele II (Jesi) 6 anni fa

Mi è piaciuto molto questo libro perché parla di cose che succedono ancora al giorno d'oggi, narrate dal punto di vista di una persona che vive quel clima ogni giorno, e che non verrebbe molto ascoltata nella nostra realtà.


matteocrosina

2A scientifico, Liceo "A. Maffei", Riva del Garda (TN) 6 anni fa

Un romanzo molto avvincente, che tratta di argomenti purtroppo attuali e avvenimenti quotidiani. "The Outsider "mi è piaciuto molto: è scorrevole e chiaro, con un linguaggio facile da capire, senza parole troppo ricercate. Mi ha colpito molto lo sviluppo della storia, imprevedibile e ricca di colpi di scena, durante la quale le vicende raccontate diventano sempre più emozionanti.
Personalmente mi è piaciuta la trama perché era difficile annoiarsi e perdere la concentrazione; ciò che l'autrice vuole esprimere è chiaro, questo perchè Hilton ha scritto il libro quando aveva solo 16 anni e perciò è riuscita ad entrare nei personaggi, con un'anima vera.
E' un romanzo che ti entra dentro duro, come può esserlo la vita, in cui la speranza, la solidarietà, l'affetto si scontrano con la violenza, la gelosia, l'incomprensione. E' un libro che ti arriva dritto al cuore e che ti fa vibrare l'anima.
C'’è bellezza, nonostante tutto. E affetto, famiglia, in qualsiasi modo la si voglia intendere: gli amici che sono come fratelli, dove anche il più indurito di loro conserva un briciolo di umanità, Sodapop e Darry che sono tutto ciò che rimane della loro famiglia e lottano per non permettere agli assistenti sociali di separarli. Ponyboy da voce ed anima a quel gruppo di sbandati e ribelli, ne racconta l'umanità e la sofferenza.
Ponyboy vive ogni cosa con intensità disarmante, osserva, si interroga, sbaglia e si dispera, come tutti, come ogni adolescente della sua età, sia della società povera che ricca.
Il tema della società divisa mi piace molto, in tutte le sue sfaccettature e diversità e perciò ho aprrezzato il romanzo anche per questo.


diego03

1A, I.I.S.S. "A. Volta", Castel San Giovanni (PC) 6 anni fa

Penso che la storia sia fantastica. Mi è piaciuta molto l'idea di trattare argomenti come la divisione delle classi sociali negli anni 60, a differenza di molti libri o documentari che parlano della divisione delle classi sociali di oggi. Ritengo che sia un libro più che perfetto, sopratutto per gli adolescenti: è un libro scorrevole, pur parlando di temi non semplici, non è troppo lungo e ti fa immedesimare facilmente nel modo di pensare e di guardare il mondo in quei anni.


sasipibo

2M, Liceo Classico "Galvani", Bologna 6 anni fa

Il romanzo ‘The Outsiders’ dell’autrice statunitense Susan Eloise Hilton è stato quello più coinvolgente tra quelli che ho letto per il progetto Xanadu. In primo luogo mi ha molto colpita la scelta dell’autrice di scrivere il proprio nome utilizzando solo le iniziali. Ho scoperto dalle note biografiche sull’autrice che prese questa decisione per far pensare di essere un uomo e in questo modo avere più possibilità di riscuotere successo con il proprio romanzo. Pensare che una giovane donna abbia inventato una vicenda che ha come protagonisti solo personaggi uomini è straordinario. Mi chiedo come abbia fatto a immedesimarsi. In secondo luogo ho molto apprezzato il modo in cui il romanzo è scritto: è chiaro, scorrevole, i termini sono quotidiani spesso gergali, dal momento che i protagonisti sono gli abitanti di un quartiere malfamato e povero. Il linguaggio utilizzato dall’autrice, mi ha aiutata ad entrare nella vicenda ancora di più. Inoltre la narrazione è in prima persona, la voce narrante è il protagonista, il giovane Ponyboy, e questo rende più facile l’immedesimazione e la partecipazione alle vicende che lo riguardano. È un romanzo ricco di suspense, portatore di emozioni forti e di concetti universali. Tratta temi quali l’amicizia, la ricchezza e la povertà, la cultura. Essi sono strettamente connessi tra loro: nelle vicende si intrecciano amicizie tra ragazzi delle stesse bande, ma la parte centrale della storia si sviluppa sulle amicizie tra persone appartenenti a bande differenti. In seguito si scoprono le conseguenze che queste amicizie portano. Talvolta sono positive e le persone coinvolte scoprono una affinità tra loro, scoprono che l’appartenenza a classi sociali differenti non le rende estranee nel gusti, nei valori e nel modo di essere. Altre volte invece le conseguenze di amicizie tra persone di gruppi rivali possono causare conflitti, scontri e, come avviene nel romanzo, risse. Infine l’aspetto che più mi ha fatto riflettere, durante la lettura del romanzo, è stata l’evoluzione del protagonista in seguito alle esperienze che ha vissuto e alle delusioni che ha incontrato.
Egli diventa forte, torna ad essere felice, nonostante per la sua giovane età abbia sofferto già molto a causa della morte sei genitori e la successiva perdita di altre persone per lui molto importanti. Non posso però svelare chi sono perché rovinerei, a chi desidera leggerlo, la sorpresa. Pertanto mi limiterò a consigliare vivamente la lettura del romanzo ‘The outsiders’ in quanto profondo e appassionante. A mio avviso, è un libro che ogni ragazzo di oggi dovrebbe conoscere perché aiuta a capire quanto di positivo abbiamo nelle nostra quotidianità è che spesso diamo per scontate. Mentre studiare, praticare attività sportiva, vivere una vita serena sono possibilità importanti, da non sottovalutare.


Alessandr5

1G, Liceo Artistico "A. Venturi", Modena 6 anni fa

Il libro "The outsiders" è un libro che consiglio a tutti quelli che piacciono le storie moderne e intriganti. Il libro mi è piaciuto molto sia perché è una storia molto scorrevole nella lettura e sia perché non è un libro pesante.


noè bedogni

2B, Liceo Scientifico "G. Bruno", Budrio (BO) 6 anni fa

Una storia unica ed affascinante, ricca di sorprese e colpi di scena, che portano il lettore a non distogliere mai l'attenzione dalla lettura. Storia di due fratelli che alla morte dei genitori si ritrovano ad affrontare la vita da soli in un quartiere dove lotte e conflitti tra gang sono all'ordine del giorno. E' proprio in uno di questi scontri che il protagonista per sbaglio ferisce mortalmente un "greaser". Da qui in poi avvenimenti tristi e raccapriccianti che si concludono in un finale intenso e emozionante, lasciando spazio solo a un pizzico di malinconia


Angelicaa_

2A scientifico, Liceo "A. Maffei", Riva del Garda (TN) 6 anni fa

The Outsiders è un romanzo da leggere tutto d'un fiato, molto crudo e diretto.

Riguardo al linguaggio utilizzato ho trovato sia dei lati positivi che negativi: è molto semplice e ciò permette di immedesimarsi al meglio nei personaggi, inoltre, essendo chiaro e diretto si adatta di più ai luoghi del libro, ovvero la strada. Tuttavia, talvolta, risulta essere quasi troppo infantile, tanto da banalizzare la storia.

La trama è molto coinvolgente e, più si va avanti, più la lettura è piena di suspense e sorprese.
Credo che ognuno di noi possa ritrovarsi nella storia del protagonista Ponyboy: un giovane adolescente che sta diventando adulto e, anche a causa del contesto in cui vive, è costretto a prendere molte decisioni e a vivere situazioni troppo grandi per la sua giovane età.
Egli appartiene infatti al ceto più povero della sua città ed ogni giorno è costretto a vivere in un mondo di odi ed etichette e ad affrontare scontri, risse e spargimenti di sangue. L'autrice però ci fa capire che bisogna uscire da questi schemi e che lo stato sociale d'appartenenza non determina il valore di una persona anche se, purtroppo, spesso, ne decide il destino.
Secondo me, nonostante i fatti riguardino un'epoca passata, questa è una storia contemporanea perché tutt'ora le persone si lasciano influenzare dai pregiudizi.
A parer mio, inoltre, questo questo romanzo è un tributo al valore dell'amicizia e della fratellanza: i Greaser, disprezzati da tutti, sono una vera e propria famiglia i cui componenti, benché diversi tra loro, non esitano ad aiutarsi in qualunque situazione, per quanto terribile possa essere.


Tommaso Sciacca

2B, Liceo Scientifico "G. Bruno", Budrio (BO) 6 anni fa

Molto spesso ci si sofferma solo sulla trama e sulla sua flessibilità, cosa che determina la bravura di uno scrittore, a volte però questo ci distoglie da ciò che rende un libro unico. Questo libro ne è un palese esempio, nonostante la trama sia assai invitante, esso infatti ci dovrebbe far soffermare su un argomento tanto attuale quanto diffuso. Sebbene sia ambientato negli anni 60 ha un grande senso di attualità, difatti ci fa soffermare sulle grandi disparità tra ricchi e poveri e sulle faide che spesso si creano tra questi. Questa sua attualità ci invoglia a leggerlo e ad entrare al interno della storia provando le stesse sensazioni dei protagonisti.


DOMENICO GROSSI

2B, Liceo Scientifico "G. Bruno", Budrio (BO) 6 anni fa

Un romanzo molto bello che tratta di argomenti attuali e avvenimenti quotidiani. "The Outsider"mi è piaciuto molto: è scorrevole e chiaro, con un linguaggio facile da capire. Mi ha colpito molto lo sviluppo della storia, imprevedibile e ricca di colpi di scena.
Mi sono immedesimato molto spesso nel protagonista, Ponyboy, e mi è piaciuto molto come i personaggi del romanzo non si arrendono mai, anche quando la situazione è disperata.


emma_01

1I, Liceo Classico "Galvani", Bologna 6 anni fa

Una divisione sociale, i Greiser ( i poveri) e i Socs ( i più ricchi); il quattordicenne Ponyboy, orfano e che vive con i due fratelli maggiori; un omicidio e un terrificante incendio; tutto ciò ambientato negli anni 60' in America. La storia è drammatica e spesso violenta , e viene descritta in modo molto realistico e diretto, permettendo al lettore di immedesimarsi nei personaggi. L'aspetto che mi ha colpito di più è il tema che viene trattato, una divisione sociale che porta a terribili conseguenze e che si sta presentando molto anche in questi tempi con il termine "bullismo".


inno.i

1I, Liceo Classico "Galvani", Bologna 6 anni fa

Un romanzo molto avvincente, che tratta di argomenti purtroppo attuali e avvenimenti quotidiani. "The Outsider"mi è piaciuto molto: è scorrevole e chiaro, con un linguaggio facile da capire, senza parole troppo ricercate. Mi ha colpito molto lo sviluppo della storia, imprevedibile e ricca di colpi di scena, durante la quale le vicende raccontate diventano sempe più emozionanti.
Mi sono immedesimato molto spesso nel protagonista, Ponyboy, e mi è piaciuto molto come i personaggi del romanzo non si arrendono mai, anche quando la situazione è disperata, grazie alla loro forza di volontà. Combattere è la cosa giusta da fare? A quale scopo? Hanno ragione i Greaser oppure i Soc (le due fazioni in lotta tra loro: i primi provenienti da quartieri più trascurati della città, i secondi, invece, troppo ricchi)?


alice.deflorian

2A, I.I.S.S. "La Rosa Bianca", Predazzo (TN) 6 anni fa

Il libro mi è piaciuto molto perchè la trama tratta di problemi ancora attuali, cosa che ha reso facile la lettura con scorrevolezza. é un tipo di libro facile che piace molto ai ragazzi ma allo stesso tempo strano dalle descrizioni dei personaggi, forse vecchio.
Un libro pieno di emozioni, contrasti, amicizie, curiosità come al giorno d'oggi.


Rebecca F

2A scienze appl., Liceo "A. Maffei", Riva del Garda (TN) 6 anni fa

In un primo momento la scrittura è sgradevole, sgrammatica, da quasi fastidio, ma una volta entrati nella storia quello diventa uno dei suoi punti più forti. Permette di ambientarti meglio nel contesto sociale nel quale è ambientata la storia. Una società molto lontana dalla nostra ma che sentita comunque vicina grazie appunto ad una giusta scelta lessicale.
La storia di Pony deve essere spunto di riflessione. Si vede infatti un'evoluzione del personaggio, in un primo momento infatti era oppresso dal contesto sociale: sembrare un piccolo criminale senza sentimenti. Ma con il susseguirsi degli eventi riesce a tirare fuori la sua brillante personalità.
Mi è piaciuto molto l'evolversi della storia che all'inizio sembrava senza un trama precisa e verso la fine è stata riempita con dettagli importanti, che collegavano tutto. In più tocca profondamente temi come fratellanza e altruismo, che in un contesto del genere sono spesso messi da parte.


Sophia Anna

2I, Liceo Classico "Galvani", Bologna 6 anni fa

Il libro mi è piaciuto molto perché la trama è molto avvincente e tratta di problemi ancora attuali, cosa che ha reso facile la lettura del romanzo. Quando leggo un libro trovo importante che parli di argomenti pertinenti e non banali e che nella storia venga evidenziato il valore che questi hanno per lo sviluppo dei personaggi. Questo romanzo parla dell’importanza della famiglia e degli amici, dell’ingiustizia della vita, di privilegi e pregiudizi basati sulla provenienza, soldi o famiglia/ gang. Tutti questi temi vengono rilevati durante la storia sconvolta e violenta di Ponyboy.


NicoleBoninsegna

2A scienze appl., Liceo "A. Maffei", Riva del Garda (TN) 6 anni fa

Non posso negare che questo libro mi ha fatto riflettere molto: nonostante sia stato scritto cinquant’anni fa, certe scene, certe emozioni che si trovano in questo romanzo, si possono incontrare tutt’ora. Credo, infatti, l’intento della Hinton fosse stato proprio quello di raccontare una realtà che è lontana da molti di noi ed esiste, e forse, purtroppo, esisterà sempre. La guerra tra bande di giovani ragazzi che vivono per strada, chi per l’uno chi per l’altro motivo; ragazzi tra i 14 e i 20 anni che si ritrovano a dover vivere e comportarsi come adulti, questi ed altri sono messaggi che la scrittrice voleva far trasparire dalla sua storia e che sono riuscita a capire molto bene. Quello, però, che più sono riuscita a cogliere è il concetto “l’apparenza inganna”, molto velato durante l'intera storia, cioè che quello che loro vedono nell'altro gruppo e quello che la gente vede di loro in realtà non è così, tutti nascondono la verità e si scoprirà durante la storia.
Mi è piaciuto molto il fatto che sia scritto con un linguaggio gergale, il loro modo di parlare, perché sono riuscita ad entrare perfettamente nella storia, nel personaggio, ritrovandomi a provare le emozioni che il protagonista provava, mentre leggevo.


Ale.Coli

2E, Liceo Scientifico "G. Ulivi", Parma 6 anni fa

In questo libro vengono contrapposte due differenti realtà: i Soc (ricchi) e i Greaser (poveri).
I Soc che non devono lavorare per vivere non sanno cosa fare tutto il giorno così girano nei quartieri più malfamati in cerca di greaser da picchiare e insultare. Per buona parte della storia i protagonisti (una banda di greaser) preprano una rissa finale contro i Soc che se vint dai protagonisti metterebbe fine lle scorribande sei soc.
un libro mediorce, nulla di eccezionale.


Steffan

2F, Liceo "A. Veronese", Montebelluna (TV) 6 anni fa

Questo libro è molto interessante, anche perché fa un confronto tra i vari strati sociali e ci fa rendere conto che siamo tutti uguali.
La storia è coinvolgente e scorrevole però consiglierei questo libro solo a chi si interessa di questo genere. Personalmente mi è piaciuta la trama perché era difficile annoiarsi e perdere la concentrazione.
In fine vorrei dire che questo libro è da leggere anche perché si capisce che non è sempre una cosa positiva avere ciò che è bello.


Riccardogrieco

2B, Liceo Scientifico "G. Bruno", Budrio (BO) 6 anni fa

Questo libro, i ragazzi della 56esima strada, è stato scritto da Susan Hinton quando aveva appena quattordici anni. Particolare non da poco per me, perché, dato che la scrittrice aveva praticamente l'età dei personaggi narrati, è riuscita a far immedisimare il lettore in essi con estrema facilità e realismo. Il testo è veloce e scorrevole. La storia, drammatica, non solo incute un senso di tristezza bensì risulta coinvolgente e appassionante. Presenta un filo logico molto preciso che porta chi legge a non distogliere l'attenzione dalla lettura, lasciando sempre un po' di suspence. Il racconto in sé è molto bello, ci fa riflettere sul fatto che siamo tutti uguali, indipendentemente da come ci si veste o come si appare, perché, per dirla con parole del libro, il tramonto lo si vede comunque tutti uguale.


Mario Perna

1C, Liceo "Laura Bassi", Bologna 6 anni fa

Scritto da Susan Eloise Hinton nel 1967 “The Outsiders” è un romanzo drammatico ambientato in America negl’anni 60 .
Il protagonista è Ponyboy un ragazzo quattordicenne membro dei Graser una gang che condivideva la loro stessa sub-cultura caratterizzata da uno stile di vita rude e selvaggio .
I genitori di Ponyboy sono morti in un incidente e vive con i fratelli Darry e Sodapop , i fratelli insieme ai membri della gang lo proteggono dalle aggressioni dei Socs.
Un giorno appena uscito da un cinema Pony viene picchiato da un gruppo di Socs ma riesce a cavaresela con qualche ferita .
Il giorno seguente Ponyboy insieme a Dallas e Johnny invintrano Marcia e Cherry (la ragazza di un Socs) in un cinema drive-in.
I Socs li vedono ma le ragazze riescono ad evitare che scoppi la rissa .
Ponyboy torna a casa ma ad aspettarlo è suo fratello Darry che arrabbiato lo colpisce in seguito pony deciderà di scappare di casa .
Ho trovato questa lettura molto piacevole in quanto la trama travolgente è il testo molto scorrevole e veloce ,inoltre una delle caratteristiche che più mi ha colpito è l’effetto sorpresa che riserva il finale .
Il tema principale è l’amicizia, infatti i Greaser vivono in un ambiente solidale dove l’aiuto reciproco è ciò che unisce loro .