2017 - 2018

Xanadu - Archivio

2017 - 2018

Le otto montagne

Paolo Cognetti

Einaudi, 2017


Mio padre aveva il suo modo di andare in montagna. Poco incline alla meditazione, tutto caparbietà e spavalderia. Saliva senza dosare le forze, sempre in gara con qualcuno o qualcosa, e dove il sentiero gli pareva lungo tagliava per la linea di massima pendenza. Con lui era vietato fermarsi, vietato lamentarsi per la fame o la fatica o il freddo, ma si poteva cantare una bella canzone, specie sotto il temporale o nella nebbia fitta. E lanciare ululati buttandosi giù per i nevai.

I genitori di Pietro si sono conosciuti e sposati in montagna, quello è il luogo che ha generato e sigillato il loro amore. Purtroppo, per lavoro si sono dovuti trasferire a Milano, città che odiano con intensità diversa. In ogni momento libero dal dovere, la famiglia Giusti sale in montagna a sgambare e a godersi i paesaggi, ma quelle poche giornate non sono sufficienti a placare il loro desiderio. Quindi, un'estate, la madre di Pietro prende in affitto una piccola casa alle pendici del monte Rosa, trasformandola nella casa di montagna della famiglia. In quel piccolo paese Pietro passa tutte le estati della propria infanzia, e conosce Bruno, un vero ragazzo di montagna: mentre lui passa tutto il giorno al fiume, Bruno se ne sta a pascolare le vacche, e sembra conoscere ogni pietra. La loro è da subito un'amicizia totalizzante, che va al di là del tempo passato assieme, e delle esplorazioni avventurose del fiume e della montagna: è un'amicizia che percorre anche altri canali e che si radica in profondità, toccando corde molto segrete. Un'affinità e una stima tali che rimane solida anche con il passare degli anni, e persino quando ci si mette di mezzo l'amore per la stessa ragazza. Tutto cambia, ma l'amicizia resiste, anzi si fortifica ancora di più.

Ma la prova più grande per la loro amicizia è prossima, pronta a presentare ad entrambi un conto molto salato.


Meritatissimo Premio Strega e Strega Giovani 2017.


Questo libro mi è piaciuto perchè parla della storia di un’amicizia molto speciale e duratura; ma dal verso opposto non mi è piaciuta la parte di riconciliazione con il padre.

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La montagna che ti cambia

La frase che ti è piaciuta di più

L’estate cancella i ricordi proprio come la neve, ma il ghiacciaio é la neve degli inverni lontani, é un ricordo d’inverno che non vuole essere dimenticato.

La musica che metteresti come colonna sonora

Una musica classica, di violino

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina non mi piace, perchè ha colori scuri e ispira paura.

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Il libro che parla di rapporti, da amici a genitori, da un ragazzo alla montagna


La montagna, un luogo adatto per pochi: persone fredde che coltivano rapporti privi di parole, ma eterni proprio come le nevi perenni.
Come l’amicizia fra Pietro e Bruno, fatta di poche parole, essenziale ma forte, capace di resistere al tempo ed alla lontananza.
Di poche parole è fatto il rapporto fra padre e figlio, descritto attraverso le sue imperfezioni, difficoltà ed incomprensioni.
La montagna e’ un mondo affascinante ma crudele, in cui è possibile trovare rifugio, solitudine e malinconia nei momenti difficili della vita. È anche il luogo della speranza ostinata di coloro che, nonostante le difficoltà, non si arrendono ma cercano di raggiungere la vetta.
Io che amo la montagna fin dall’infanzia, mi immergo spesso nel pensiero di appartenere ad una “certa altitudine”.
Come viene detto nel romanzo: ognuno di noi appartiene ad una certa altitudine, in cui può sentirsi libero di vivere la propria vita e sottrarsi all’abitudine della quotidianità.

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Verso la vetta

La frase che ti è piaciuta di più

“ Può anche apparirti del tutto diverso, da adulto, un posto che amavi da ragazzino, e rivelarsi una delusione; oppure può ricordarti quello che non sei più e metterti addosso una gran tristezza”.

La musica che metteresti come colonna sonora

Non saprei

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Per ciascuno di noi, “il passato è a valle, il futuro è a monte”.


Il libro è ambientato in un Novecento ricco di scoperte e innovazioni dove ha inizio un cambiamento del modo di pensare collettivo rispetto alla vita e a sè stessi. E' in questo periodo che vivono i due protagonisti Pietro e Bruno, un cittadino e un montanaro, così diversi ma così simili, che crescono insieme, all'ombra dei monti di Grana, un paesino piemontese. Saranno proprio le montagne, infatti, le spettatrici dei cambiamenti nella vita dei due ragazzi che poi diventeranno uomini adulti. Il libro è scritto in un linguaggio semplice e chiaro e tratta vari temi sensibili, come l'adolescenza, i rapporti con gli altri, le relazioni, la ricerca di sè stessi e l'amicizia; il tutto sopra uno sfondo naturale occupato interamente dalla montagna.

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La montagna di Pietro e Bruno

La frase che ti è piaciuta di più

"E diciamo: avrà imparato di più chi ha fatto il giro delle otto montagne , o chi è arrivato in cima al monte Sumeru?"

La musica che metteresti come colonna sonora

Elton John - Friends Never Say Goodbye

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina è perfetta in quanto rappresenta il luogo in cui si svolgono i fatti più importanti della storia, solo non giustifica il titolo: sarebbe più appropriato il disegno del mandala che rimanda al titolo, in quanto un possibile lettore, prima di aprire il libro , leggendo "Le otto montagne" le ritroverebbe nella copertina e magari sarebbe più interessato alla lettura per capire il significato della montagna centrale più grande delle altre.

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La storia di un'amicizia cresciuta all'ombra delle montagne.


E' un libro da leggere tutto d'un fiato. Ti fa apprezzare ed amare la montagna in ogni suo aspetto, da quello rigoglioso e spettacolare che si manifesta nella stagione primaverile a quello impervio ed aspro dell'inverno. Ma è proprio in inverno che la montagna dev'essere lasciata in pace a riposare in attesa dell'estate.

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Il centro della vita

La frase che ti è piaciuta di più

"Il passato è a valle, il futuro a monte"

La musica che metteresti come colonna sonora

La cura di Franco Battiato

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina rimanda alla solitudine di chi vive tra le montagne innevate e alla difficoltà di viverci. A mio parere però coglie solo l'aspetto negativo della montagna: la cupezza, l'ombrosità, la notte stellata e manca un'immagine solare e luminosa del paesaggio montano.

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Il romanzo che fa ritrovare se stessi.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Grazie alla lettura del romanzo ho capito l'importanza dell'avere un buon rapporto con i propri genitori e l'origine di ogni incomprensione. Nella vita non bisogna per forza inseguire le passioni e desideri dei padri, ma inconsciamente sono essi che ci indirizzano la vita.