2017 - 2018

Xanadu - Archivio

2017 - 2018

L'origine

Thomas Bernhard

Adelphi, 1992


Con questo testo che ripercorre i suoi anni giovanili, Thomas Bernhard ha scritto non tanto un libro di formazione ma di de-formazione. Thomas da giovane ha infatti molto subìto e si è molto ribellato, in contrasto perenne con il mondo che lo circonda. In quegli anni che sono fondamentali per qualsiasi essere umano, perché delineano l’adulto che sarà, Thomas trova in questa rivolta continua la sua “origine”.

È la vita scolastica il nucleo attorno a cui esplodono i conflitti di una giovinezza all’insegna dell’insofferenza nei confronti delle autorità non autorevoli, tutte accomunate dalla repressione delle potenzialità dei singoli, siano le istituzioni nazional-socialiste o quelle, dopo la Seconda guerra mondiale, cattoliche. Il grande maestro di Bernhard è invece il nonno materno, uomo libero e sempre critico di ciò che lo circonda, ma anche involontariamente causa dei problemi di Thomas nel suo volere per il nipote quell’istruzione superiore che è invece fonte per lui di grande disagio.

Nel suo stile torrenziale, Bernhard descrive proprio quel fiume di sentimenti scuri e conflittuali che invadono coloro che, guardandosi attorno, non capiscono e non accettano le insensatezze e le brutture che li circondano.

Questo libro, concentrato di osservazioni sul sistema educativo e sull'ipocrisia della società di Salisburgo, mi è piaciuto principalmente per il fatto che ha messo in evidenza un aspetto nuovo della società tedesca della seconda guerra mondiale: il punto di vista degli adolescenti e gli effetti che il nazional-socialismo ebbe su di essi.
Tuttavia in alcuni momenti l'ho trovato un po' ripetitivo e perciò noioso.
"L'origine" è caratterizzato da un lessico abbastanza ricercato, ricco di subordinate ampie che talvolta possono far perdere il filo della lettura se non vi si è totalmente immersi.

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Menti sopraffatte

La frase che ti è piaciuta di più

"È sempre stata attribuita allo sport, in ogni epoca e soprattutto da ogni governo, un'importanza grandissima, per la buona ragione che lo sport intrattiene e obnubila e rimbecillisce le masse."

La musica che metteresti come colonna sonora

The wind of change -Scorpion

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Penso che a rappresenterebbe al meglio questo libro sia una copertina grigia. Grigio è il colore che associo al racconto.

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duro, stroncante, trasparente: un libro che spazza via i luoghi comuni.


Questo libro è una biografia e ‘ l’origine ‘ è intesa come l’origine della vita dello scrittore, nonché protagonista. Il libro é ambientato fra l’Austria e la Germania, nel periodo della 2^ guerra mondiale. Parla di un ragazzino che si è ritrovato in un collegio contro la sua volontà, nel quale, mentre suonava il violino, pensava incessantemente all’unica via di fuga: il suicidio. Il suo intento non fu mai realizzato ma, come diceva, chi non rimane ucciso dal desiderio, rimane spezzato, e lui rimase segnato sia da questo sia della guerra. Quando i bombardamenti arrivarono, lasciandogli vedere la gente morire davanti ai suoi occhi, andò a vivere dai suoi nonni, coloro che lo ebbero cresciuto. Durante la sua vita lui, come suo nonno, si era sempre opposto agli ideali del momento (il cristianesimo e il nazionalsocialismo), definendoli malattie mentali, e il libro lascia gradualmente intendere il carattere forte e gli ideali del protagonista.

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Un mondo non mio

La frase che ti è piaciuta di più

Dovevo lottare contro tutti contando soltanto sulle mie forze.

La musica che metteresti come colonna sonora

Ed Sheeran - Supermarket Flowers

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina non invoglia alla lettura.

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La guerra vista da un ragazzino


Il libro mi è molto piaciuto anche se i periodi occupano un'intera pagina e i concetti sono ripetuti troppe volte. Lo scrittore, con questo suo stile, permette al lettore di comprendere a fondo il persistente pensiero di suicidio che affliggeva i giovani ragazzi educati secondo le idee nazionalsocialiste. Personalmente trovo che le due parti del libro siano molto diverse tra loro. La prima molto pesante sopratutto a causa della tematica centrale che ho già citato prima, che viene sottolineata numerose volte, mentre ho trovato la seconda molto più scorrevole.

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non saprei

La frase che ti è piaciuta di più

Non ne ho trovata una in particolare, anche se ci sono state alcune frasi che mi sono piaciute.

La musica che metteresti come colonna sonora

non saprei

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

È un po’ superficiale, anche se allo stesso tempo è difficile da capire

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non saprei

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Davvero complimenti all’autore, perché è un bel libro, anche se non mi ha convinto al 100%


Questo romanzo autobiografico risalente al periodo della fine della seconda guerra mondiale è contornato da un pessimismo generale e un ripudio per la società salisburghese da parte del protagonista, questa società è nota in tutto il mondo per le architetture e la bellezza della sua città ma che dal punto di vista dell'autore è bella solo di facciata. Questo in quanto è proprio l’ambiente e le persone che lo popolano a causare il pessimismo e il ripudio dell’autore nella sua età adolescenziale, infatti è proprio “la città” a schiacciare istantaneamente ogni sogno, ambizione o speranza del singolo individuo, il quale si ritroverà inevitabilmente risucchiato in un turbine di soprusi e abusi dal quale non si può scappare. Nel corso della lettura le colpe di questo clima ostile vengono attribuite a due ideologie che a detta del protagonista sono due facce della stessa medaglia: il Nazionalsocialismo tedesco della seconda guerra mondiale e il Cattolicesimo; altri temi che vengono trattati sono quelli del suicidio, della guerra e della disinformazione generale.

Ho trovato la narrazione di questa realtà lontana sia nello spazio che nel tempo molto interessante, questo perché essa ha puntato i riflettori su degli aspetti e delle sfaccettature relative ad un’epoca che si pensa di conoscere bene, dei quali e delle quali non ero minimamente a conoscenza. Ho apprezzato molto come l’autore nonostante adesso sia adulto sia riuscito comunque a rendere l’idea di come vivesse e pensasse ai tempi, quasi come se quella parte di sé non si sia mai spenta del tutto ma sia rimasta in disparte per tutto questo tempo. Tuttavia una nota dolente che ho trovato del libro è stata la sua pesantezza a livello di scrittura: i periodi sono intenzionalmente lunghi a livelli eccessivi e spesso e volentieri ridondanti. Ciò è stato come avere una palla al piede, in quanto per tanto che gli argomenti trattati fossero interessanti questo difetto a reso la lettura meno gradevole di molto.

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La frase che ti è piaciuta di più

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La musica che metteresti come colonna sonora

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Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

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Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

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Il testo è molto bello e pieno di risvolti profondi e che fanno pensare, anche e soprattutto perchè è una storia reale e non inventata.

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Il violinista

La frase che ti è piaciuta di più

Suonare il violino era una preparazione al suicidio

La musica che metteresti come colonna sonora

Musica triste ma con risvolti gioiosi

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina è molto semplice e non del tutto accattivante e non da anticipazioni di quello che poi si andrà a leggere

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Uno sgabuzzino, per molti può non voler dire nulla ma per Thomas voleva dire salvezza

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

È un bel libro ma che andrebbe reso un po' più accattivante tramite l'estetica,scritto scorrevole e con un ritmo giusto


La trama è particolare. Un po' confusa all'inizio, ma durante la lettura si scorgono a mano a mano particolari diversi e significativi. Il protagonista, nonchè autore del libro, parla della sua infanzia in un posto orribile, dove l'unico pensiero che gli martella costantemente la testa,il suicidio. Cerca disperatamente di trovare una fuga all'oppressione e all'angoscia,colonne portanti della sua vita, ma l'unica soluzione che vede davanti a sè, è quella di togliersi la vita. Sono anni di guerra, devastazione e paura, ma Thomas sembra quasi essersi abituato. Suonare il violino, amato e altrettanto odiato strumento, era per lui una preparazione al suicidio,e al contempo un modo per sfuggire al suicidio stesso, concentrandosi nell'atto del suonare.Ciò non aiuta sicuramente il suo stato d'animo precario e quindi penso che l'autore scrivendo questo libro,abbia anche liberato e lasciato andare una parte di sè e del suo passato tormentato e l'ho apprezzato molto

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Senza via di fuga

La frase che ti è piaciuta di più

Durante tutto il mio periodo di apprendimento e di studio io, ma non ero il solo, ho dovuto trascorrere la maggior parte del mio tempo con il pensiero al suicidio,a ciò indotto da un lato dall'ambiente brutale, senza scrupoli e volgare sotto ogni aspetto, e dall'altro dalla sensibilità e vulnerabilità che sono sempre accentuatissime nei giovani.

La musica che metteresti come colonna sonora

Fallen Angel

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Ritengo che la copertina non sia molto appropriata

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"Un libro che ti spinge a riflettere su qual è il vero significato della vita quando tutto si sembra perduto, davvero emozionante"

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Penso che il libro risulti poco scorrevole a causa dei lunghi periodi che costituiscono il racconto,sarebbe stato più fluido con una maggiore frequenza di pause.


Questo libro non mi ha particolarmente colpita. È caratterizzato da uno stile ripetitivo: le frasi sono infatti riprese e collegate fra loro e perciò danno luogo a periodi troppo lunghi e disordinati.
Questo stile complesso rende il romanzo molto lento, talora noioso.
Per queste motivazioni mi sono sentita disorientata e non sono riuscita a capire ciò che l'autore volesse comunicare poichè dovevo capire: in primo luogo, come era organizzato il periodo; in secondo luogo, ad analizzare il significato del contenuto. Molto spesso mi sono ritrovata costretta a tornare indietro e rileggere alcuni passi non chiari.

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"suicida"

La frase che ti è piaciuta di più

"Entrambe soltanto malattie perniciose"
(riferita al cattolicesimo e al nazionalsocialismo"

La musica che metteresti come colonna sonora

Nuvole Bianche -Ludovico Enaidi

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

copertina interamente gialla, non mi è particolarmente piaciuta, poichè stona con il tema centrale della storia che, essendo piuttosto malinconico, dovrebbe essere rappresentato da colori meno sgargianti e più freddi.

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'La guerra come nessuno l'ha mai raccontata'

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Vorrei fare i miei complimenti all'autore, ma non per come ha scritto, per come ha espresso dei concetti e delle tematiche così forti e neanche per come sia riuscito a raccontare così realisticamente le vicende a lui successe come se le vivessimo noi; vorrei complimentarmi con lui della sua forza e del coraggio che ha avuto ad andare avanti, nonostante tutto, nonostante tutti, nonostante la vita sia stata così dura con lui.


Un libro autobiografico penso sia un buon metodo per far entrare il lettore nella vita dello scrittore senza aver problemi di comprensione; le ripetizioni e il modo in cui vengono usate mi piace molto, facendo diventare come "claustrofobica" la lettura. Questo libro autobiografico è davvero utile per capire come Bernhard abbia trovato un suo stile innovativo e come si viveva all'epoca, senza poter contare quai su nulla se non se stessi; egoisticamente a noi lettori va bene così. Quasi sempre il desiderio, il sogno, la sofferenza, il dolore, la mancanza di riconoscimento, hanno prodotto grande letteratura.

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"La storia"

La frase che ti è piaciuta di più

Ben altri sono gli interessi della società, la società non ci pensa neanche a informare, e i governi sono sempre e in ogni caso e in ogni paese e regime interessati al fatto che la loro società non venga informata, perché se i governi informassero la loro società, verrebbero in brevissimo tempo annientati da questa loro società che hanno informato.

La musica che metteresti come colonna sonora

"My immortal" - Evanescence

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Come copertina avrei messo il violino del protagonista nella piccola stanza dove egli si esercitava.

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"La pressione genera diamanti"


In questo libro l'autore, Thomas Bernhard, scrive una critica sociale nei confronti dei Salisburghesi e in generale alla società a lui contemporanea, definendola ipocrita e ottusa ;per dimostrare questo l'autore racconta la sua difficile infanzia a Salisburgo. La lettura del libro è interessante anche se in alcuni punti appare ripetitiva e dispersiva a causa di periodi lunghi e complessi, nonostante ciò l'autore riesce a trasmettere il suo messaggio all'autore in modo incisivo. Ho trovato il libro interessante perché ha un taglio sociale intenso.

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Una triste infanzia

La frase che ti è piaciuta di più

"i quali non hanno alcun interesse ad avere un essere umano informato e quindi effettivamente adeguato ai tempi"

La musica che metteresti come colonna sonora

Highway to hell

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Trovo la copertina molto adeguata al tema di cui tratta il libro, complimenti all'editore

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Una critica sprezzante alla società della piccola borghesia austriaca


Ho trovato la storia molto piacevole, ma purtroppo in certi punti l'autore tendeva a essere troppo ripetitivo. Credo sia stata una scelta stilistica molto pensata, poichè ribadendo i concetti più volte all'interno del paragrafo si dava un'enfasi pazzesca a quello che Bernhard vuole che arrivi al pubblico. Un libro crudo, ma proprio grazie alla sua asprezza fa riflettere estremamente il lettore. La gioventù di Bernhard è fortemente collegata alla guerra e al collegio, che non vengono in nessun modo romanticizzati. Consiglio caldamente il libro soprattutto a chi è appassionato di autobiografie.

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La mia vita in collegio

La frase che ti è piaciuta di più

"Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, e per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura [...]"

La musica che metteresti come colonna sonora

"Comptine d'Un Autre Èté" di Yann Tiersen

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Trovo la copertina estremamente azzeccata. La sua austerità riflette perfettamente il messaggio del libro.

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

"Sprezzante, emotivamente carico e che permette di intravedere la psiche di Bernhard"


Il romanzo ''L'origine'' di Thomas Bernhard è di difficile comprensione dato che è caratterizzato da uno stile ripetitivo. Infatti le frasi sono lunghe e disordinate.Per questo motivo a volte il lettore si trova in difficoltà e non riesce a comprendere ciò che vuole comunicare l'autore. Tuttavia, se si riesce a capire bene le frasi, le parole dell'autore catturano il lettore e lo fanno riflettere. In questo romanzo ci sono riferimenti diretti a temi come il suicidio, la guerra, la politica, la religione e sono tutti collegati tra loro in modo naturale.

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La guerra vista da un altro punto di vista

La frase che ti è piaciuta di più

Esseri umani tredicenni quattordicenni quindicenni o sedicienni, ammazzati dal loro ambiente

La musica che metteresti come colonna sonora

Adele someone like you

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

secondo me questa copertina dovrebbe essere un po' più ricca di immagini dato che quella che c'è non riesce a rappresentare bene come è il libro.
un'altra cosa a sfavore di questa copertina è che i colori come il giallo non sono adatti secondo me dato che sono molto caldi e per questa copertina sarebbero serviti dei colori molto più freddi.

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un libro per riflettere

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Questo libro è stato scritto molto bene, non è molto lungo ed è molto comprensibile
è un libro che fa capire molte cose, se dovessi fare un altro libro lo leggerei sicuramente.


Il romanzo ''L'origine'' è di difficile comprensione dato che è caratterizzato da uno stile ripetitivo. Infatti le frasi sono riprese e collegate tra loro, i periodi sono lunghi e apparentemente disordinati. Per questo motivo talvolta il lettore si trova disorientato e non riesce a comprendere ciò che vuole comunicare l'autore perché in primo luogo è costretto capire come è organizzato il periodo e solo in secondo luogo può analizzare il significato del contenuto del periodo. Tuttavia, se si riesce a superare l'ostacolo che rappresenta lo stile così particolare e complesso, le parole dell'autore catturano il lettore e forniscono a quest'ultimo spunti per riflessioni e ragionamenti profondi e inusuali. Non è così scontato che in un romanzo ci siano riferimenti diretti a temi quali il suicidio, la guerra, la politica, la religione e che siano tutti connessi tra loro in modo naturale come risulta in questo romanzo.

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''La relazione inscindibile tra una città e un uomo''

La frase che ti è piaciuta di più

Ho trovato particolarmente interessanti moltissime frasi nel corso della lettura, in particolare alcune riflessioni relative alla vita e al suicidio del narratore-protagonista sono state motivo di riflessione. Tra tutte, la citazione che propongo è strettamente collegata alla scelta del nuovo titolo per il libro. ''Io e la città siamo uniti da una relazione per la vita, una relazione inscindibile, benché atroce.'' Questa breve frase spiega come tutte le vicende si siano originate in un luogo e come quest'ultimo abbia influenzato colui che lo abitava.

La musica che metteresti come colonna sonora

A mio avviso in ''L'origine'' vengono trasmessi molteplici concetti che inducono al ragionamento e credo che per analizzarli e comprenderli a fondo sia necessario leggere questo romanzo immersi nella quiete e non essere disturbati e distratti da qualsiasi genere di musica.

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

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Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

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L’origine di Thomas Bernhard è sicuramente uno dei libri più duri che io abbia mai letto. L’intero libro tratta argomenti molto seri che ancora oggi colpiscono la nostra epoca; purtroppo però lo stile complesso rende il romanzo molto lento, talora noioso in più tratti (troppo frequenti). Consiglio questo libro a persone con molta pazienza, perché vi capiterà sicuramente di tornare indietro a rileggere alcuni passi per riuscire a capire.

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La frase che ti è piaciuta di più

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La musica che metteresti come colonna sonora

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Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

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Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

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Personalmente ho trovato L'Origine di Thomas Bernhard un libro abbastanza pesante e a tratti noioso, ma che in compenso permette al lettore di riflettere su varie tematiche. Prima tra queste quella del suicidio che viene anche collegato all'ambito musicale, infatti il protagonista suonava il violino proprio in preparazione al suicidio. Inoltre nel libro viene anche affrontato il passaggio da una comunità nazionalsocialista ad una Cristiana e viene anche descritta la vita degli abitanti di Salisburgo durante il dopoguerra. L'autore compie poi anche delle critiche sia all'insegnamento nazionalsocialista che alla prossima educazione che i genitori impartiscono ai propri figli. Il protagonista del romanzo è lo stesso autore e quindi il libro può essere definito una biografia. Nel romanzo si possono notare inoltre parecchie ripetizioni che lo fanno sembrare abbastanza ripetitivo

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L'educazione

La frase che ti è piaciuta di più

"I miei ricordi più belli sono le passeggiate con mio nonno, ore e ore di camminate in mezzo alla natura e di osservazioni che un po' per volta lui era riuscito a sviluppare in me come arte di osservare"

La musica che metteresti come colonna sonora

Ludovico Einaudi-Experience

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina è piuttosto semplice e poco dettagliata, penso che però ci sia stato un errore nel colorarla di giallo. Infatti il giallo è un colore caldo, che ispira serenità e gioia mentre gli argomenti trattati dal libro sono piuttosto cupi. Io l'avrei colorata di nero.

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È un libro che vi permetterà di riflettere


Il libro non mi ha entusiasmato molto, non solo perché è abbastanza difficile da interpretare, ma il problema più rilevante è che molte frasi e concetti vengono ripetuti più volte, creando momenti di noia.
Nonostante la troppa malinconia e depressione che caratterizzano questo libro, questi ultimi portano il lettore a capire cosa provasse un soldato o, comunque, anche solamente un normale ragazzo, durante la Seconda Guerra Mondiale.
A mio parere l'autore si sofferma un po' troppo nelle parti descrittive, rendendo il tutto meno scorrevole.

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Tutto finisce

La frase che ti è piaciuta di più

Entrambe soltanto malattie perniciose. (Riferimento al cattolicesimo e nazionalsocialosmo)

La musica che metteresti come colonna sonora

Break-Three Days Grace

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina, a mio parere, invita alla lettura di questo libro. È molto semplice e minimal, ma riesce ad attirare gli autori più curiosi. Infatti, penso che questa sua semplicità possa portare al mistero.

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Questo libro inoltrerà la mente del lettore all'interno di un mondo ormai già visto e passato. Questo è solo l'inizio o, per meglio dire, l'origine.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Salve. Il suo libro è interessante e intrigante, anche se malinconico; forse un po' troppo forte e con argomenti e scene troppo dure per ragazzi frequentanti il primo o secondo anno di superiori. Togliendo ciò, però, da l'idea degli stati d'animo di una semplice persona che ha vissuto gli anni in cui è stato ambientato il racconto.


A mio parere questo libro è affascinante e permette di cogliere al massimo i sentimenti e pensieri dell'autore.
Quest'ultimo si serve di periodi lunghi, varie ripetizioni, perifrasi e aggettivi desueti per descrivere non solo la sua storia, ma anche il suo punto di vista e ciò che prova, proprio per questo ritengo che la lettura possa risultare leggermente difficile, anche se non impossibile.
I termini scelti sono però adeguati al contesto e aiutano a capirlo a pieno, nonostante il fatto che sia un periodo difficile da raccontare, visto che l'autore si sofferma a parlare della Seconda Guerra Mondiale, delle stragi avvenute, di costanti pensieri suicidi e di altri temi molto pesanti non solo da raccontare, ma anche da assimilare e comprendere a pieno.
Tutto sommato il libro è ben scritto e lo consiglierei non solo a chi si vuole informare su questo determinato periodo storico, ma anche a chi si ritiene abbastanza maturo da poterlo capire.

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Note malinconiche

La frase che ti è piaciuta di più

Chi è per lo sport ha le masse al suo fianco, chi è per la cultura ha le masse contro, per questo tutti i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura.

La musica che metteresti come colonna sonora

Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

A mio parere il colore della copertina, ovvero il giallo, stona con il tema centrale della storia che, essendo piuttosto malinconico, dovrebbe essere rappresentato da colori meno sgargianti e più freddi.

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La guerra come nessuno l'ha mai raccontata.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

Il libro è davvero ben scritto e spero che possa scriverne altri, li leggerò sicuramente.


Un libro difficile da seguire ma che offre moltissime riflessioni. Grazie ai numerosi climax l'immedesimazione nel personaggio è quasi naturale ed inoltre le tematiche trattate risultano molto mature e sensibili. Il modo in cui l'autore riesce a descrivere l'orrore e la violenza di quegli anni, è unica e toccante. L'unico tasto dolente sono le descrizioni un po' troppo lunghe e i periodi ripetitivi, ma che rappresentano la personalità dell'autore e la dificoltà per lui di descrivere l'orrore vissuto e provato nei confronti di quella società.

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L'orrore di una vita

La frase che ti è piaciuta di più

"...Il tempo trasforma sempre i suoi testimoni in testimoni smemorati..."

La musica che metteresti come colonna sonora

Colonna sonora di Schindler's list

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Ritengo che la copertina, oltre a rispecchiare il luogo d'infanzia del protagonista, rispecchi anche la tematica trattata da questo libro tramite simbolismi ( ad esempio il muro segna l'ignoranza delle persone che seguono/seguivano ideali nazifascisti, simboleggia quindi un confine da oltrepassare ed eliminare.) .

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Come il mondò è cambiato dalla seconda guerra mondiale, tramite gli occhi di una persona che è nata con questa.

Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

È mai riuscito o ha mai voluto cancellare parte di quell'orrore? Se sí, come e perchè?


INTENSO. Sicuramente è l'aggettivo che meglio descrive questo libro. Un' autobiografia ricca di espressività, in cui lo stile a mio parere unico dell'autore, ci permette di immedesimarci nei suoi pensieri, nelle sue idee, nei suoi sentimenti (indipendentemente dal nostro punto di vista). I periodi lunghi, le ripetizioni periodiche di parole per intere pagine comportano una lettura quasi sgradevole, ma rendono benissimo l'idea di un flusso continuo e ininterrotto di pensieri, considerazioni sulla vita, causate dalla sua infanzia ed adolescenza, che si sono svolte in un periodo che avrebbe messo a dura prova chiunque dal punto di vista spirituale in particolar modo.
Perfetto per portarci ad una riflessione profonda, che in certi punti riguarda il suicidio (idea con la quale l'autore confessa di aver combattuto per tutta la sua vita).
Lo rileggerei volentieri con più attenzione!!!

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Suicidal Thoughts

La frase che ti è piaciuta di più

"I più intelligenti sono continuamente minacciati dalla follia, diceva mio nonno.“

La musica che metteresti come colonna sonora

Traccia : Suicidal Thoughts. Artista : Biggie Smalls (The Notorious B.I.G.)

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

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Se ti va scrivi un messaggio all'autore. Chissà, magari riusciamo a mandarglielo

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Il libro mi è piaciuto molto, poiché l'autore è stato capace di affrontare temi pesanti e delicati con una crudezza ed una cattiveria disarmante, cosa insolita e non scontata. Nonostante le continue ripetizioni, il ritmo, le argomentazoni usate e le forti emozioni trasmesse, sono capaci di far appassionare il lettore alla storia, ponendo anche molti spunti di riflessione.
L'autore, inoltre, racconta i vari passaggi della sua vita, evidenziando quelli che lo hanno colpito di più ed hanno contribuito ad un cambiamento nell'autore stesso, ripercorrendo in contemporanea la straziante storia di Salisburgo a quei tempi. Facendo ciò, Bernard, paragona la sua vita al periodo del nazionalsocialismo, evidenziando la drammaticità della prima, eterna rincorsa con il suicidio.

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Rinascita dalla macerie

La frase che ti è piaciuta di più

Chi non impiega fin da giovanissimo gran parte delle proprie energie per contrapporsi alla follia della massa, diventa inevitabilmente vittima dell'idiozia.

La musica che metteresti come colonna sonora

Abbiamo vinto un'altra guerra - Motta

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

La copertina rappresenta perfettamente l'integrità, la crudezza e la schematicità del libro stesso. Nonostante ciò non fornisce al lettore nessuna informazione su quello che andrà a leggere.

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

Il libro esamina tutto ciò che ci circonda attraverso una tragicità caratteristica, proponendo una visione diversa da quella che conosciamo.


In questo libro Thomas Bernhard narra vicende legate alla sua adolescenza e di come il passato torni continuamente. Il racconto si divide in due parti: la prima parte tratta dell'idea di suicidio, mentre la seconda parla dell'istruzione e della società. Sono presenti molte descrizioni di luoghi distrutti dalla guerra, e vengono messe in evidenza le sue sensazioni.

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Il violinista nella stanza delle scarpe

La frase che ti è piaciuta di più

Esseri umani tredicenni quattordicenni quindicenni o sedicienni, ammazzati dal loro ambiente.

La musica che metteresti come colonna sonora

Mozart - Requiem

Cosa pensi della copertina? Vuoi mandare un messaggio all’editore che l’ha scelta?

Penso che la copertina sia adatta al libro perchè rispecchia lo stato d'animo dell'autore che si sentiva solo e depresso

Inventa una riga come “fascetta pubblicitaria” del libro

Come la guerra cambia la vita.